Partita l’avventura Molfetta-Cracovia!

di Andrea Teofrasto

 
19/7/2016
Pronti via, si parte!
È il giorno della partenza dei primi ragazzi per il gemellaggio a Bielsko.
Sembra ieri, era il 2011, quando sulla spianata rovente di Madrid, Benedetto XVI diede appuntamento a Rio de Janeiro. Che bello, a distanza di cinque anni andiamo in Polonia! Con il tempo, la realtà si è rivelata più faticosa e difficile: tempi duri, pochi soldi per andare dall’altra parte del mondo, seppur sempre in Europa.
Qualcuno rischia di naufragare nel rimpianto per non poter partire; altri – sono i più – si sono organizzati.
Tanti saranno i raduni di giovani delle diverse regioni italiane. E così la novità di questa Gmg sarà proprio la sua capacità di tenere insieme la nostra Europa con quella dell’Est: ci aiuterà, l’abbondanza di tecnologia, a sentirci uniti attorno al Papa!
Perché sforzarsi di andare? Perché non cercare l’incontro comunque vicino a casa?
Non mancano gli scettici, agli occhi dei quali i raduni sarebbero quanto meno inutili. Lo diciamo subito: la Gmg non è indispensabile. Ma, come tutte le esperienze buone, aiuta. Aiuta a uscire: dall’idea che la fede sia una faccenda strettamente personale, perché non è male condividere un pezzo di vita cristiana con migliaia di persone.
Un grande evento accende entusiasmi, coinvolge chi è più lontano dalla fede, mostra la bellezza di volti e colori diversi che dicono la varietà del mondo. E poi c’è un Papa innovativo: tutto da scoprire davanti ai giovani, ma le premesse sono forti per sprigionare intensità interiore e voglia di cammini spirituali.
Nello zaino ci va tutto, soprattutto il desiderio di conoscere e lasciarsi guidare!