Quale uomo oggi? il campo diocesano di AC

Antonella Lucanie

 
Due giornate per riflettere sull’anno associativo appena concluso e programmare il nuovo partendo dalle sollecitazioni della traccia preparatoria al Convegno di Firenze di novembre: si può così sintetizzare quanto svolto dall’Azione Cattolica gli scorsi 4 e 5 luglio, un breve ma denso camposcuola comunitario tenutosi presso l’Oasi di Nazareth a Corato. Guidati dalla presidente diocesana Angela Paparella, dall’assistente unitario don Fabio Tangari e dai vicepresidenti e assistenti di settore, le riflessioni si sono svolte attorno a tre parole chiave affidate all’introduzione di alcuni esperti.
Al giornalista Enzo Quarto è stato chiesto di sviluppare il concetto di CULTURA che avvolge l’uomo contemporaneo, epoca in cui, a seguito del cambiamento economico del ‘900 (dalla cultura contadina a quella post industriale) e all’impressionante sviluppo tecnologico, sembra non esserci più spazio per Dio, soppiantato da una visione orizzontale della vita. Il mondo dei mass media talvolta trasmette anche delle non-verità, amplificando una visione distorta della realtà. Occorre invece fare sintesi tra le culture per evitare e superare i contrasti che, da sempre, hanno portato alle guerre. 
Il Vescovo don Gino Martella, invece, ha riportato al centro l’UOMO introducendo la traccia del Convegno di Firenze “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”.
Ha soffermato maggiormente l’attenzione sui 5 verbi, le 5 vie presentate nella traccia del convegno: ‘uscire’ per portare agli uomini il Vangelo, ‘annunciare’ la salvezza che in Cristo, ‘abitare’ la casa comune degli uomini, ‘educare’ alla fede, alla speranza e alla carità, e ‘trasfigurare’ la realtà terrestre a immagine di Cristo.
A seguito di queste sollecitazioni e dopo alcuni approfondimenti laboratoriali, l’Ac si è posta in CAMMINO verso il prossimo anno associativo rilanciando l’attenzione alla propria identità associativa, ad un rapporto proficuo con i sacerdoti e ai temi attualissimi della famiglia e del gender.