In occasione del Giubileo 2025, le diocesi italiane stanno proponendo progetti di valorizzazione del patrimonio, conservato nei luoghi di culto e negli istituti culturali ecclesiastici MAB (musei archivi biblioteche); un patrimonio che narra il legame delle comunità con il proprio patrimonio e tra le persone e i luoghi abitati.
La Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi aderisce all’iniziativa attraverso un’iniziativa che si propone di porre l’attenzione su uno degli aspetti peculiari del proprio ricco e variegato patrimonio di fede e arte, la statuaria in cartapesta, recuperando percorsi del vissuto religioso che hanno scandito, e continuano a scandire, il tempo sacro feriale e festivo. Il linguaggio espressivo e persuasivo della cartapesta, capace di parlare a tutti con semplicità e immediatezza, ha svolto un ruolo determinante nell’inculturazione religiosa e nel facilitare forme di pietà e partecipazione ancora oggi assai vissute.
La ricorrenza dell’anno giubilare costituisce, pertanto, una straordinaria opportunità per riconoscere, riconsiderare e rilanciare i valori cristiani e per ri-scoprire pagine della storia culturale comune e identitaria, quale parte significativa e caratterizzante, dunque irripetibile, del patrimonio storico-artistico religioso diocesano, momento considerevole e irrinunciabile nel più ampio contesto della storia cristiana e del patrimonio dell’intera Italia.
L’analisi del patrimonio di riferimento, rintracciabile negli archivi delle quattro città della Diocesi di Molfetta e nella Biblioteca diocesana, ha costituito il punto di partenza per l’avvio del progetto. Ricostruire la storia delle famiglie, delle imprese artigiane, delle committenze, che attraversarono i secoli XVIII-XX, e rapportarle con il contesto socio-culturale dell’epoca è stato il presupposto per la creazione di attività e percorsi che valorizzino tali beni e con essi i luoghi di provenienza. L’attività di ricerca e studio ha consentito di riscoprire un filo rosso che lega le nostre comunità rilevando lo straordinario valore della produzione artistica locale che assunse la qualifica di “cartapesta molfettese”, distinguendosi per pregio artistico e iconografia da quella “leccese”.
La nuova iniziativa del Polo Culturale, grazie anche al contributo dei fondi 8xmille alla Chiesa cattolica, mira a coniugare i temi scelti dalla CEI del dono e della comunità, espressi dalle opere d’arte, con la valorizzazione di testimonianze materiali quali le statue modellate in cartapesta. Testimonianze materiali quali statue di santi, verso cui è stata nutrita nel tempo una particolare devozione, o scene della passione e morte di Nostro Signore, assai emblematiche per una comunità che si ritrova intorno alle opere d’arte sacra, prototipi della divinità a cui rinviano. Opere spesso legate a doni, di artisti, confraternite, priori o singoli privati, concesse straordinariamente per l’esposizione intitolata “LA PAROLA, LE IMMAGINI. Itinerari di fede e arte cristiana attraverso i segni, le forme, i colori della cartapesta” promossa dalla Fondazione Museo Diocesano, con la supervisione delle Soprintendenze di Bari e Napoli e la curatela scientifica del dott. Francesco De Nicolo dell’Ufficio Beni Culturali diocesano, che avrà svolgimento dal 26 settembre al 30 novembre 2025. Ingresso gratuito negli orari di apertura istituzionale del Polo (dal martedì al venerdì 10-17, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20).