Carestia Corno d’Africa: anche il Sud Sudan a rischio

Continua la carestia nel Corno d'Africa, la peggiore degli ultimi 60 anni, che colpisce oltre 11 milioni di persone

Continua la carestia nel Corno d’Africa, la peggiore degli ultimi 60 anni, che colpisce oltre 11 milioni di persone ‘ soprattutto bambini ‘ in Etiopia, Eritrea, Somalia, Kenya. A rischio anche l’Uganda, soprattutto il Nord, la Tanzania e il Sud Sudan.

Il Sud Sudan è lo stato più giovane del mondo, indipendente dal Nord Sudan dal 9 luglio 2011. Si tratta di un Paese già poverissimo, con il 90% della popolazione sotto la soglia della povertà, 4 milioni di persone (50% della popolazione) dipendenti da aiuti alimentari esterni, meno del 5% della popolazione con accesso a servizi igienici e acqua potabile, il 38% di mortalità infantile sotto i 5 anni.

Alcune zone del Paese: Lakes, Northern Bahr El Ghazal, Eastern Equatoria, Warrap e alcune parti nel Cental Equatoria hanno avuto piogge irregolari con ripercussioni sui raccolti. Inoltre il Sud Sudan, importatore da sempre di derrate alimentari dai Paesi limitrofi del Corno d’Africa, rischia fortemente la riduzione degli approvvigionamenti e l’innalzamento dei prezzi delle poche derrate disponibili a causa dalla carestia in corso nel Corno d’Africa.

La Caritas del Sudan ha lanciato un appello affinché si intervenga subito, prima della prossima stagione delle piogge, per prevenire il precipitare della situazione che significherebbe il collasso del nascente Paese.

In Somalia la situazione rimane disperata soprattutto nel Sud del Paese, controllato dalle milizie Shabab che hanno revocato l’iniziale disponibilità all’accesso delle organizzazioni umanitarie. Caritas, pur tra moltissime difficoltà, è attiva nel Paese e sta intervenendo nelle zone di Lower Juba e Mogadiscio per la distribuzione di cibo e acqua e, attraverso partner locali, sta pianificando un intervento di distribuzione di 1200 tende per gli sfollati, nel sud del Paese. Attualmente gli interventi in atto della rete Caritas in Somalia ammontano a circa 715.000 euro.

In Etiopia, Caritas Etiopia è attiva nelle zona meridionale di Meki, Soddo, Hosanna e Hararghe, soprattutto nella fornitura di acqua, cibo e nell’ambito sanitario.  Gli interventi della rete Caritas in Etiopia attualmente ammontano a circa 7.100.000 euro.

Continua l’impegno in Kenya, con un budget totale di 3.200.000 euro. Caritas Kenya è attiva soprattutto nel Nord del Paese con la distribuzione di cibo e acqua.

Complessivamente ammonta a circa 11 milioni l’impegno della rete Caritas nel Corno d’Africa nell’ambito della sicurezza alimentare, con la distribuzione di cibo e sementi, l’igiene e l’approvvigionamento di acqua potabile. Si prevede che la crisi proseguirà per molti mesi e per questo in concomitanza con l’azione di aiuto, tutta la rete Caritas è impegnata nello sviluppo di un piano di azione di medio periodo che oltre all’aiuto d’urgenza preveda anche un sostegno alla ripresa delle attività agricole.

Caritas Italiana, già impegnata nel Corno d’Africa, ha messo a disposizione un primo contributo di 300.000 euro ed è in costante contatto con le Caritas in loco nel seguire la situazione e nello sviluppo dei programmi di aiuto.

Per sostenere gli interventi in corso si possono inviare offerte a Caritas Italiana tramite

C/C POSTALE N. 347013 specificando nella causale: ‘Carestia Corno d’Africa 2011’.

  • UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206000011063119 
  • Banca Prossima, via Aurelia 796, Roma – Iban: IT 06 A 03359 01600100000012474
  • Intesa Sanpaolo, via Aurelia 396/A, Roma – Iban: IT 95 M 03069 05098100000005384
  • Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT 29 U 05018 03200000000011113
  • CartaSi e Diners telefonando a Caritas Italiana tel. 06 66177001(orario d’ufficio)