«La celebrazione del Triduo Pasquale della passione, morte e risurrezione di Cristo, culmine dell’anno liturgico, ci chiama ogni volta a vivere un itinerario di preparazione, consapevoli che il nostro diventare conformi a Cristo (cfr Rm 8,29) è un dono inestimabile della misericordia di Dio».
Si apre così il messaggio di Papa Francesco per la Quaresima che comincia mercoledì 6 marzo, con l’austero rito dell’imposizione delle ceneri. «Se l’uomo vive da figlio di Dio, – prosegue il Pontefice – se vive da persona redenta, che si lascia guidare dallo Spirito Santo (cfr Rm 8,14) e sa riconoscere e mettere in pratica la legge di Dio, cominciando da quella inscritta nel suo cuore e nella natura, egli fa del bene anche al creato, cooperando alla sua redenzione».
Il settimanale Luce e Vita di domenica 10 marzo, 1^ di Quaresima, riporta integralmente le parole del Papa, fortemente ispirate alla custodia del creato, con altri approfondimenti sul tema.
Il Vescovo Domenico presiederà la S. Messa con l’imposizione delle ceneri nella Cattedrale di Molfetta alle ore 19,00. Il rito delle Ceneri sarà vissuto in ciascuna comunità parrocchiale nelle ore stabilite; tuttavia è resa possibile la partecipazione, a quanti lavorano fino a tardi, in alcune chiese in cui la celebrazione avverrà in tarda serata:
- Molfetta, Madonna della Rosa e S. Famiglia alle ore 20,30
- Ruvo di Puglia, Immacolata, alle ore 20,00 e alle 21 (liturgia della Parola e Ceneri)
- Giovinazzo, S.Agostino, alle ore 20,30
- Terlizzi, Concattedrale, alle ore 20,00
Altro appuntamento forte saranno le “24 ore per il Signore” a fine marzo, mentre nelle parrocchie saranno vissute le Quarantore, secondo un calendario diffuso (già disponibile il manifesto della Quaresima a Molfetta, seguirà quello nelle altre città).
«Non lasciamo trascorrere invano questo tempo favorevole! – conclude Papa Francesco -. Chiediamo a Dio di aiutarci a mettere in atto un cammino di vera conversione. Abbandoniamo l’egoismo, lo sguardo fisso su noi stessi, e rivolgiamoci alla Pasqua di Gesù; facciamoci prossimi dei fratelli e delle sorelle in difficoltà, condividendo con loro i nostri beni spirituali e materiali. Così, accogliendo nel concreto della nostra vita la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, attireremo anche sul creato la sua forza trasformatrice».
L.S.