Chiesa

Preghiera e digiuno per la pace: l’appello di papa Leone XIV

L'appello al termine dell'udienza generale di mercoledì 20 agosto 2025

La Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, in sintonia con la Chiesa in Italia, aderisce e rilancia l’invito rivolto a tutti i fedeli da papa Leone XIV a vivere la giornata di venerdì 22 agosto 2025 – in cui si ricorda Maria Regina della Pace – in digiuno e preghiera«supplicando il Signore che ci conceda pace e giustizia e che asciughi le lacrime di coloro che soffrono a causa dei conflitti in corso».

 

Queste le parole del Santo Padre al termine dell’udienza generale di mercoledì 20 agosto 2025:

«Venerdì prossimo, 22 agosto, celebreremo la memoria della Beata Vergine Maria Regina. Maria è Madre dei credenti qui sulla terra ed è invocata anche come Regina della pace. Mentre la nostra terra continua ad essere ferita da guerre in Terra Santa, in Ucraina e in molte altre regioni del mondo, invito tutti i fedeli a vivere la giornata del 22 agosto in digiuno e in preghiera, supplicando il Signore che ci conceda pace e giustizia e che asciughi le lacrime di coloro che soffrono a causa dei conflitti armati in corso. Maria, Regina della pace, interceda perché i popoli trovino la via della pace».

 

«La Chiesa in Italia – si legge nel comunicato della Conferenza episcopale italiana – aderisce a questo invito, chiedendo alle comunità ecclesiali di invocare il dono della riconciliazione per la nostra Terra».

 

«Ci uniamo al pressante appello del Santo Padre – afferma il Card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della CEI –  il perdurare di situazioni di violenza, odio e morte ci impegna a intensificare la preghiera per una pace disarmata e disarmante, supplicando la Beata Vergine Maria Regina della Pace di allontanare da ogni popolo l’orrore della guerra e di illuminare le menti di quanti hanno responsabilità politiche e diplomatiche»

 

«La pace – ha ricordato papa Leone XIV nell’udienza ai vescovi della CEI lo scorso 17 giugno – non è un’utopia spirituale: è una via umile, fatta di gesti quotidiani, che intreccia pazienza e coraggio, ascolto e azione. E che chiede oggi, più che mai, la nostra presenza vigile e generativa».