Omelia per l’ammissione agli ordini e il ministero del lettorato

24-01-2021

Carissimi fratelli e sorelle, con gioia grande quest’oggi, festa liturgica del Santo Dottore della Chiesa Francesco di Sales e, giornata in cui celebriamo l’importante ruolo dei Mezzi della Comunicazione sociale nella diffusione del Vangelo, di cui il Salesio è speciale patrono, la nostra Chiesa diocesana vive con emozione l’Ammissione agli Ordini Sacri dei due giovani Marco Leonardo Cantatore, Sergio Minervini e, il conferimento del Ministero del Lettorato, in vista dell’Ordine Sacro, a Francesco de Leo e Maurizio de Robertis.

Ricorre altresì, oggi, terza Domenica del Tempo Ordinario, la seconda Domenica della Parola di Dio, voluta da Papa Francesco, “affinché la comunità cristiana si concentri sul grande valore che la Parola di Dio occupa nella sua esistenza quotidiana” (Lettera Apostolica 30 settembre 2019 Aperuit illis 2).

Proprio la Parola di Dio appena ascoltata ci introduce in una riflessione – meditazione assai speciale. Dio, tante volte, parla all’uomo, mediante un altro uomo! Giona  invece, ha il privilegio di essere invitato a prendere una decisione radicale, dallo stesso Signore. Più volte, il profeta ha tentato di opporre resistenza al comando di Dio, di recarsi cioè dai Niniviti e persuaderli alla conversione! Giona, da parte sua, voleva prendere la scorciatoia; non intendeva correre alcun rischio, e perciò intraprese la direzione opposta a Ninive, orientandosi verso Tarsis. Giona non voleva mettersi in gioco; sapeva infatti che la città di Ninive era famosa per la sua scellerata condotta morale e che, senza misura, era invece, la Misericordia divina. È il Signore stesso  che vuole coinvolgere Giona nella conversione dei Niniviti. Senza equivoci e, in modo perentorio, Dio si rivolge al profeta dalla fragile fede, dicendogli: “Alzati, va’ a Ninive, e annunzia loro quanto io ti ordinerò” (Gio 3, 2). Sappiamo che dal greco, il verbo alzarsi (= eghèiro) vuol dire risorgere, tornare in vita. È proprio vero: fino a quando opponiamo resistenza al Signore, siamo come degli impediti, quasi morti. Invece, tutto possiamo nel Signore che  ci dà forza, dice l’Apostolo Paolo! (Fil 4, 13). Solo la fiducia in Dio, trasformerà il timoroso Gioia in un coraggioso predicatore e travolgente profeta!

Anche a voi, Francesco e Maurizio, che venite istituiti Lettori, il Signore dà quest’ordine: “Andate e dite le cose che io vi ordinerò”  ( Gio 3, 2). La nostra vocazione è quella di essere un tramite, un mezzo, non un impedimento alla diffusione della Parola Di Dio! I Niniviti si convertiranno perché crederanno in Dio (Gio 3, 5), più che nell’uomo Giona! La nostra vocazione è quella di avvicinare i lontani, non di allontanare i vicini! La forza del nostro ruolo sta più nella potenza divina, che sulle nostre qualità umane! La grande Santa Teresa di Calcutta si inginocchiava dinanzi al povero, perché in esso vedeva lo stesso Gesù che crediamo vivo e vero nell’Eucaristia! Lei predicava con l’esempio! Gesù non è venuto per i sani, ma per i malati, non per i giusti, ma per i peccatori! A noi, come ai Corinti, l’apostolo Paolo, raccomanda di non indugiare, perché il tempo si è fatto breve (1Cor 7, 29). Anzi, Gesù, nel Vangelo dirà: “Il tempo è compiuto” (Mc 1, 15)!

Miei cari, non perdiamo ulteriore tempo! A voi, Marco, Sergio, Francesco e Maurizio, io chiedo in nome del Signore: siete disposti, come Giona, a cambiare direzione e stile della vostra vita; vi fidate più delle vostre capacità che della grazia di Dio; intendete far parlare più le vostre opere che le vostre parole? A voi quattro, e a coloro che intendono mettersi a totale disposizione del Signore, chiedo con tutto il cuore, di non indietreggiare, di non soccombere, di non scoraggiarsi! Voi Marco e Sergio, non dimenticate che con l’ammissione (lat. = petitio) agli Ordini, vi disponete a pétere, che in latino significa: chiedere per ottenere, non per sapere e basta! Cosa volete ottenere, cosa chiedete al Buon Dio? Il vostro sì, che esprimete dinanzi al Signore e alla Chiesa oggi, in qualche modo conta più di quello che potrebbe dire un Vescovo stesso, il giorno della sua Ordinazione. Infatti voi da oggi, orientate, tutta la vostra esistenza, in una direzione decisiva ed irreversibile! Da quello che dite oggi al Signore, dipenderà ogni altra scelta successiva. La consapevolezza con cui dichiarate, oggi, l’intenzione di seguire per sempre Nostro Signore, determinerà ogni altra vostra decisione. Un filosofo  greco del quarto secolo A.C. dice così: “Non temete la lunga strada, se sei diretto verso chi ha qualcosa da insegnarti” (Socrate)! Quella che porta ad una maggiore configurazione ed intimità con Cristo, sappiate, non è solo una strada lunga, è anche tortuosa, insidiosa, piena di tornanti, ma che, di certo, porta a sicura destinazione.

Francesco di Sales (Sec. XVII), Dottore della Chiesa, che oggi ricordiamo, con la sua esperienza ci dice che: davvero con il Signore, tutto ciò che si presenta inaccessibile ed aspro, diviene attraente e dolce!

A voi, Francesco e Maurizio, che state per essere istituiti Lettori, con tutto il cuore dico: nutritevi di quella Parola che dovete sminuzzare, donare e sbriciolare per nutrire quanti incontrerete nella vostra vita! Ruminate il Verbo di Dio, siate eloquenti e comprensibili più con la vostra coerenza di comportamento, che con il vostro parlare! Più che di parole, siate di Parola! Gli altri si accorgeranno se attingiamo a Dio, oppure all’io! E, quello che ascolterete nell’intimo del cuore e nel tempo prolungato della quotidiana meditazione della Parola di Dio, predicatelo sui tetti della vostra vita (Mt 10, 27), con l’amplificazione del vostro buon esempio!

Grazie ai vostri educatori, formatori, parroci e alle vostre famiglie!

Oggi diciamo uno speciale grazie ai nostri collaboratori dell’Ufficio diocesano delle Comunicazioni sociali, per l’encomiabile servizio che rendono a tanti fratelli e sorelle, specie in questo tempo di limitate e forzate forme di assembramento, la provvidenziale opportunità di seguire i molteplici eventi della nostra vita ecclesiale e religiosa. Grazie!

Maria, la Vergine fedele e feconda ci accompagni oggi e sempre! Così sia!