Mentre si comincia a discutere di fase 2, la gente in casa, stanca, freme nel riprendere la propria vita ordinaria, le proprie abitudini, il proprio lavoro. Già, ma quale lavoro?
Queste situazioni devono scuotere forte in ciascun credente la coscienza di esserlo autenticamente. Allora in crisi siamo un po’ tutti e tutti abbiamo necessità di verificare la nostra condotta perché se migliora quella personale e sociale, migliora anche quella politica che ne è lo specchio. E viceversa.
Nella nostra diocesi questa estate è particolarmente rovente, specialmente per molti lavoratori: crisi di importanti aziende quali Mercatone Uno, Miragica e Network Contact.
Servirebbe un sussulto di responsabilità da parte di tutti. Non è mai troppo tardi per smentire i profeti di sventura