Una finestra sul mondo

di Onofrio Losito

Cala il sipario sulla 46ª Settimana Sociale dei cattolici italiani appena conclusasi a Reggio Calabria, nella quale sono convenuti circa 1.200 delegati delle 227 diocesi italiane e circa 70 vescovi per una riflessione sul tema “Cattolici nell’Italia di oggi”. Comincia ora il tempo dei primi bilanci. Di certo è stato un segno di speranza per la Calabria terra meraviglia e promettente attanagliata però da grandi piaghe sociali come malavita e disoccupazione; ma è stata anche un’esperienza molto positiva soprattutto per la grande voglia di esserci di ogni delegato, il bisogno di partecipazione e la gioia di esprimere la propria voce da cattolici, rispettosa e chiara ad un Paese apatico, ma desideroso di percorsi ed esperienze nuove. è stato certamente un parlare franco ed aperto per aiutare, non per imporsi, per servire e per illuminare il sentiero di un futuro cammino comune per il bene dell’Italia. Da questo punto di vista così come avevamo auspicato prima dell’inizio della Settimana Sociale è stata una scommessa vinta. Ora si spera nell’apertura di una nuova fase dei cattolici presenti nel Paese a servizio del bene comune nonostante siano emerse delle lentezze nelle strategie di intervento a dispetto di quelle dei nostri Vescovi di gran lunga più lungimiranti. Nei 5 ambiti di lavoro è infatti emerso un pesante atteggiamento nostalgico di rivendicazione di scenari passati, e formule antiche di impegno laicale dal chiaro sapore clericale, che negli ultimi decenni non ha però prodotto quell’atteggiamento missionario di impegno sociale per costruzione del bene comune. Anche per questo si spiega forse l’indifferenza mediatica alle Settimane Sociali nonostante la passerella di tutti i leader politici di area cattolica, in numero decisamente superiore alle esigue berrette cardinalizie, sorpresi anch’essi dalla differente attenzione mediatica mostrata invece ai meeting organizzati dai movimenti cattolici.

Credo che erronee interpretazioni della scelta religiosa a riguardo dell’impegno laicale che hanno prodotto quel distacco dalla politica, debbano essere superate proprio da questa realtà di Reggio Calabria. Diviene allora urgente una ripresa della coscienza sociale dei cattolici italiani che sia capace di esprimere la voglia di essere testimoni nel mondo. Affinché proprio a partire dal vivere bene l’assemblea domenicale eucaristica, la domenica, si possa vivere bene anche il lunedì da testimoni, là dove siamo, negli uffici, nelle realtà sindacali, nel mondo politico, nella realtà amministrativa, nella realtà scolastica.

Il bene comune lo si vive già dentro un’Eucaristia vissuta bene e l’Eucaristia vissuta bene ci predispone ad una vita politica coerente.

Un’utopia realizzabile? Dipende da ciascuno di noi.