AMATE
Ho letto con grande emozione una frase pronunciata da San Pio da Pietrelcina riguardante
Ho subito pensato che la nostra bellissima festa patronale in onore della Madonna dei Martiri può essere un'occasione privilegiata offerta a tutti per alimentare un amore filiale a Maria e aiutare le nuove generazioni a dare alla Madonna il posto che si merita nel cuore di ciascuno.
Ma cosa significa amare
Siamo tutti chiamati ad amare Maria perché Lei, come Madre premurosa e attenta alle necessità dei suoi figli, ci prende per mano e ci conduce ad incontrare Gesù, che è realmente l'unica persona che può dare senso e significato alla nostra vita, alle nostre relazioni, al nostro amore umano.
Amare
La festa in onore della Madonna, allora, sarà autentica non solo quando passeggeremo lungo le strade del Borgo ammirando le luminarie o sostando davanti alle bancarelle o divertendoci al luna park: anche i segni esteriori dicono la gioia della festa ma non possono bastare perché non riempiono il cuore!
Il nostro amore a Maria sarà vero quando entreremo in Basilica o in Cattedrale per partecipare alla celebrazione eucaristica, accostandoci al Sacramento della Riconciliazione e ricevendo degnamente il Corpo di Gesù. I segni del nostro affetto filiale alla Madonna saranno quelli di recitare un'Ave Maria davanti alla bellissima immagine della Madonna dei Martiri o meditare i misteri del Santo Rosario nell'ascolto attento della Parola di Dio.
I prossimi giorni saranno giorni di festa anche perché affideremo in particolare alla Vergine Santissima tutti i sacerdoti, nell'Anno Sacerdotale indetto dal Papa «chiedendole di suscitare nell'animo di ogni presbitero un generoso rilancio di quegli ideali di totale donazione a Cristo ed alla Chiesa che ispirarono il pensiero e l'azione del Santo Curato d'Ars (San Giovanni Maria Vianney)» (Papa Benedetto XVI, Lettera di Indizione dell'Anno Sacerdotale).
La gioia dei prossimi giorni ci aiuti realmente ad amare