Si è spento a Montecassino dom Luigi De Sario

Padre Luigi De Sario, nato a Terlizzi nel 1913, ha condotto la propria lunga esistenza nella famosa Abbazia di Montecassino fondata da San Benedetto, dal 1929.

SI È SPENTO A MONTECASSINO DOM LUIGI DE SARIO

 

Compositore e organista, fu tra i protagonisti della ricostruzione dell’Abbazia di Montecassino rasa al suolo sul finire del secondo conflitto mondiale. Il sindaco: rimarrà forte il ricordo di un uomo di fede operosità e cultura che ha saputo ben spendere propria esistenza illustrando famiglia benedettina e patria natale.

 

Si è spento all’età di 98 anni, nell’abbazia benedettina di Montecassino, dom Luigi De Sario.

Padre Luigi De Sario, nato a Terlizzi nel 1913, ha condotto la propria lunga esistenza nella famosa Abbazia di Montecassino fondata da San Benedetto, dal 1929.

Appresa la notizia della morte il sindaco Vincenzo di Tria, ha inviato all’abate dom Pietro Vittorelli il messaggio di cordoglio nel quale, partecipando la vicinanza di Terlizzi alla comunità benedettina tutta, ha sottolineto che Rimarrà forte il ricordo di dom Luigi uomo di fede operosità e cultura che ha saputo ben spendere propria esistenza illustrando la famiglia benedettina e la patria natale’.

Musicista dotato di grande carisma ha svolto vari ministeri e per decenni è stato organista della basilica abbaziale.

Fu tra i protagonisti della ricostruzione di molti monasteri distrutti nel corso dell’ultima guerra.

Determinante fu il contributo dato alla ricostruzione, voluta dall’abate Idelfonso Rea, “dove era, come era’, dell’Abbazia di Montecassino dopo la distruzione completa del centro di cultura umanistica, religiosa e spirituale fondato direttamente da S. Benedetto nel 529 e completamente raso al suolo il 15 febbraio 1944. Nella fase finale della seconda guerra mondiale, Montecassino venne a trovarsi sulla linea di scontro degli eserciti: il luogo di preghiera e di studio, divenuto in circostanze così eccezionali anche asilo pacifico di centinaia di inermi civili, fu, nello spazio di tre ore, ridotto a un cumulo di macerie, sotto le quali trovarono la morte molti dei rifugiati.

L’opera davvero ciclopica e divenuta emblematica della ricostruzione italiana, durò circa tre decenni: nel 1964 Paolo VI consacrava la Basilica e proclamava S. Benedetto Patrono d’Europa.

Assai apprezzate anche le sue composizioni originali che gli meritarono, fatto clamoroso per il tempo, l’invito da Gian Carlo Menotti al Festival dei Due Mondi di Spoleto.

Figura amabile e dedita esclusivamente al servizio divino, ha condotto i propri giorni nella contemplazione e nel pieno rispetto della disciplina dell’Ordine Benedettino riassunta nel motto ‘Ora et labora’.

L’8 marzo 2008 la delegazione della città di Terlizzi, guidata dal sindaco di Tria, si recò nell’abbazia cassinese per il conferimento della medaglia d’oro per gli alti meriti culturali.

 

Comunicato del Comune di Terlizzi, 5 febbraio 2011