Nota a margine dell’operazione “Le mani sulla città”

Il bene comune non è disgiunto dall'impegno per la custodia e la salvaguardia del territorio

Le notizie rimbalzate negli ultimi giorni sulla vicenda della speculazione edilizia a Molfetta hanno suscitato sgomento negli ambienti ecclesiastici locali, espresso nella nota dell’Ufficio diocesano per la pastorale sociale e del lavoro, diretto dal dott. Onofrio Losito.

Il clamore per l´ulteriore vistosa operazione giudiziaria denominata “Le mani sulla citta” che ha portato all´arresto e posto sotto indagine importanti professionisti, dirigenti, imprenditori e operatori del settore urbanistico, nonché proprietari di terreni della città di Molfetta, lascia sgomenti anche per le numerose persone coinvolte nell´operazione.
Se confermata, la gravità dei reati contestati a quanti sono già agli arresti o indagati, ci rattrista e ci addolora tanto quanto il presunto e sistematico abuso condotto ai danni del territorio cittadino, violentato senza remore e rispetto delle leggi, al fine di produrre interessi a beneficio esclusivo di uno spregiudicato comitato di avventori.
L´accertamento della verità, che auspichiamo rapido e rispettoso della tutela di ogni persona, non può esimerci dal richiamare i principi della Dottrina Sociale della Chiesa che, nell´indicare una corretta gestione del bene comune, non lo disgiunge dalla custodia e dalla salvaguardia del Creato quali criteri inscindibili ed inderogabili del rispetto della dignità dell´uomo; la gestione del bene comune si manifesta attraverso comportamenti eticamente e moralmente liberi da tentazioni di potere e di facili guadagni specialmente da quanti sono al servizio della città e dei cittadini che la abitano.

Molfetta, 24 giugno 2011