Suscita qualche disappunto il progetto grafico che reclamizza un evento musicale in programma nei prossimi giorni a Molfetta: un manifesto affisso per le strade e riprodotto in banner multimediali, che ritrae il gruppo statuario della Madonna dei Martiri, modificato nella sua iconografia sacra, proprio nei giorni della Festa patronale, quando il simulacro viene portato solennemente in processione.
Senza alcuna volontà di sterile polemica nei confronti degli organizzatori e dei grafici ideatori del manifesto, ma con desiderio di dialogo nel rispetto reciproco, si vuole però rimarcare che l’efficacia comunicativa dell’evento musicale, peraltro lodevole nelle sue finalità, poteva essere ricercata con ben altra creatività, senza per forza dover ricorrere alla strumentalizzazione del simulacro della Madonna, evocandone e banalizzandone il significato spirituale che da secoli esso riveste per la gran parte dei cittadini molfettesi, come per i tanti, credenti e non, tornati a Molfetta proprio in occasione della Festa.
Certamente la fede e la devozione mariana non vengono intaccate da un manifesto o da altre desacralizzazioni, che sempre più spesso si producono a fini pubblicitari e commerciali sulle plance metalliche delle nostre strade come sugli spazi delle finestre virtuali. Ciò sarebbe assolutamente impensabile in altre esperienze religiose!
Riteniamo però che in un contesto di vera libertà e di democrazia, si debba sempre salvaguardare il rispetto di ogni sensibilità, umana e spirituale, sapendo distinguere ciò che è opportuno da ciò che non lo è.
Non sarà certo questo criterio, che riteniamo profondamente civile, a mortificare la creatività e la fantasia.
Con cordialità!
Luigi Sparapano
direttore ufficio diocesano comunicazioni sociali