Partiti Domenica alle ore 5,30 alla volta di Perugia con a bordo 56 persone di cui 11 giovanotti tra i 5 e i 15 anni e altri due adulti che hanno raggiunto la località con la propria autovettura, abbiamo trascorso una settimana tra tempi di assoluta spiritualità, tempi di svago e tempi di riflessioni. La prima tappa del nostro campo-scuola è stata l’Abbazia di Chiaravalle di FIASTRA, fondata nel 1142, dove abbiamo visitato due importanti musei e la grande abbazia cistercense.
La condivisione dei tempi e degli spazi ha sottolineato don Raffaele, che ci ha accompagnati per tutto il campo-scuola è stata eccellente, visto che anche nuovi partecipanti hanno apprezzato il clima accogliente a loro riservato.
Il tema scelto per le riflessioni è stato quest’anno ‘Riscopriamo la Domenica’ che ha visto scendere in campo con le loro documentazioni visive e verbali quattro relatori.
Il primo è stato don Raffaele che ha commentato la lettera del santo pontefice Giovanni Paolo II, del 31 Maggio 1998 giorno di Pentecoste, nella quale ci ha voluto ricordare che la Domenica è dies Domini, dies Christi, dies Ecclesiae, dies hominis e dies dierum.
Dies Domini perché il Signore riconosce, celebra e ringrazia Dio creatore di tutte le cose.
Dies Christi perché nella domenica si celebra la risurrezione di Cristo e il dono dello Spirito Santo in noi.
Dies Ecclesiae perché la domenica è il giorno della comunità che celebra insieme il cammino di fede.
Dies hominis perché la domenica è il giorno dell’uomo che celebra la gioia, il riposo e la solidarietà.
Dies dierum perché la domenica rileva il senso di tutti i giorni, il senso del temo e dell’eternità.
Il secondo relatore è stato Leonardo Lucanie che ha voluto sottolineare l’importanza dei riti di introduzione e di congedo della liturgia domenicale. Premettendo che tutta la liturgia domenicale è importante, Leonardo, ha voluto richiamarci al significato della convocazione che deve essere rispettata fin dall’inizio. Il congedo, ha continuato Leonardo, preceduto da un momento di silenzio che deve farci esaltare il senso di gratitudine verso Cristo, è il rito con il quale il sacerdote impartendo la benedizione la congeda con l’augurio della pace.
Il terzo relatore è stato Leonardo de Gennaro che ha iniziato il suo incontro facendo ascoltare la canzone di Giorgio Gaber dal titolo ‘La Famiglia’ nella quale l’autore ha voluto ricordare a tutti noi che la famiglia ‘è il grande sogno di ogni coppia innamorata che lascia in ognuno un segno che resta per tutta la vita‘. Leonardo, la cui relazione ‘La famiglia tra lavoro e festa’, si è avvalso di due filmati, presi dal VII convegno mondiale sulle famiglie che si è svolto a Milano tra il 30 Maggio e il 3 Giugno, per far riflettere sui tempi da dedicare al lavoro e sui tempi da dedicare alla festa domenicale. Il primo filmato vede protagonista Chiara, stimata professoressa all’Università Cattolica di Milano, che asserisce che essere madre e professionista richiede equilibrio (definendolo addirittura equilibrio squilibrato) e che è certa di essere una buona docente perché mamma e che è una buona mamma perché docente. Il secondo filmato vede protagonista una famiglia di giovani che ha adottato una bambina di nome Chiara che aspetta con ansia il tempo della festa. ‘Facciamo il conto alla rovescia ogni sera in attesa della “nostra due giorni”. Durante la settimana è sempre tardi, parola che odiamo, soprattutto Andrea, e a volte ci addormentiamo mentre preghiamo. È come se chiedessimo al Signore di accontentarsi del tempo che ci rimane.’. Andrea afferma che la comunione è il momento centrale dell’intera settimana, evidenziando così l’importanza che ogni famiglia deve assegnare alla festa, non confondendola come divertimento che secondo il significato porta a divergere altrove i propri pensieri.
L’ultima relazione è stata condotta dai responsabili del settore Marta Binetti e Nico de Gennaro che hanno voluto ribadire che la famiglia è il luogo primario delle relazioni. Aprire la propria CASA, dove la famiglia abita, è il modo di relazionarsi con le famiglie. La CASA deve essere meno albergo è più incontro, meno fretta e più pianificazione, meno cose da fare e più presenza. L’incontro è terminato con l’augurio che anche in parrocchia le famiglie siano aperte alle relazioni, la parrocchia deve essere luogo del dono della gratuità che abbiamo imparato in famiglia, deve essere luogo di desiderio alla scelta dei beni più elevati, deve essere luogo della VERA FESTA.
Non sono mancate le uscite per visitare luoghi come Perugia, città ricca di storia e arte, Todi, Deruta e le Fonti del Clitunno dove la natura è ancora assoluta padrona dell’ambiente.
L’augurio che ci siamo fatti in conclusione del campo-scuola è quello di diffondere il valore della comunione e di allargare a tutti il piacere delle relazioni tra le famiglie che compongono la nostra comunità.