Speciale “Luce e Vita” dedicato all’elezione del Papa

Sarà distribuito domenica 17 nelle parrocchie

“Luce e Vita” ha voluto esprimere la gioia della Diocesi per l’elezione di Papa Francesco integrando il numero 11 di domenica 17 marzo con quattro pagine speciali che saranno distribuite nelle parrocchie e spedite agli abbonati con il numero del 24 marzo.

 

Con Papa Francesco un cammino di fratellanza, di amore, di fiducia tra noi

Questo il sommario:

  • Anzitutto la semplicità! Impressioni del Vescovo don Gino Martella (di seguito il testo), a cura di Luigi Sparapano
  • Il comignolo della Sistina. L’invito alla preghiera, uno dei segni eloquenti. di don Nicolò Tempesta
  • Chiamato dalla “fine del mondo”. Biografia di Jorge Mario Bergoglio, a cura della redazione.
  • La Chiesa non è una ong. Stralci dalla prima Omelia del Papa, a cura della redazione.
  • L’essenzialità del Vangelo. Impressioni di due sacerdoti diocesani già Fidei donum in Argentina, di Lello Cagnetta e Ignazio de Gioia
  • Francesco, canto nuovo di Dio. Il nome scelto dal Papa, di Francesco de Lucia
 

 

Appresa la notizia a Verona, mentre è in visita al Seminario, il nostro Vescovo ha espresso telefonicamente la sua reazione all’elezione di Papa Francesco

Anzitutto la semplicità!

In dialogo con Mons. Luigi Martella a cura di Luigi Sparapano

«Anzitutto la semplicità». É la prima impressione di don Gino, nostro vescovo, alla notizia dell’elezione di Papa Francesco, appresa mentre si trova a Verona per il suo servizio di Visitatore dei Seminari. Lo colpisce la sua austerità sincera, confermata da quanto si va raccontando di lui, delle sue semplici abitudini quotidiane, che auspichiamo sia emblematica di uno stile di Chiesa capace di contagiare.

«Poi la sua provenienza sudamericana, l’Argentina, chiesa viva!». Il nostro Vescovo è particolarmente colpito da questo elemento che non può non portarlo a pensare a tutti i nostri concittadini, in particolare molfettesi e giovinazzesi, emigrati in Argentina.

Il suo pensiero si fa carico di emozione anche per la condivisione di due preti Fidei donum della nostra diocesi a Viedma, come anche dei laici Filomena de Ruvo e Mario Adessi.

Non mancheranno, nei prossimi giorni, le testimonianze e i documenti fotografici anche dei viaggi pastorali fatti in questi anni. Viene spontaneo chiedersi, da parte del vescovo, chissà quanti dei nostri emigrati avranno beneficiato delle attenzioni pastorali e forse anche materiali, del card. Bergoglio, dal momento che di Papa Francesco si racconta il suo amore concreto per gli umili.

«Infine la scelta del nome, Francesco».Un nome che è tutto un programma, secondo don Gino, e che apre a due interpretazioni: la scelta del fraticello di Assisi, improntata al Vangelo sine glossa, alla radicalità di una fede che si fa attenta ai bisogni veri e concreti dell’uomo; ma anche la testimonianza di San Francesco Saverio, il gesuita (inizi del 1500) patrono delle missioni perchè protagonista di un notevole e coraggioso impegno di evangelizzazione, proprio quell’impegno che a più riprese, e già da tanti anni, chiediamo alle nostre chiese e consideriamo come prioritario per il nostro tempo.

 

Così, con immediatezza, il vescovo invita tutta la comunità diocesana ad innalzare la comune preghiera per il nostro nuovo Pontefice.