Rendiamo disponibile il fascicolo della programmazione diocesana 2013/2014 elaborata dagli uffici diocesani coordinati dall'ufficio diocesano pastorale.
«L'attenzione (della programmazione pastorale), deve essere posta sul verbo “”ducere””, che significa condurre. La conduzione presuppone la consapevolezza di un punto di partenza, che è dato sempre dall'altro e dal suo stato, e di un punto di arrivo, che per noi cristiani non può che essere la misura alta della santità. In mezzo c'è un percorso preciso e non improvvisato, che ci viene consegnato dalla Parola del Vangelo e dall'esperienza della Chiesa. Tale percorso si caratterizza attraverso l'acquisizione delle virtù teologali della fede, della speranza e della carità. Queste virtù si acquisiscono e crescono nella esperienza della catechesi, nella vita liturgica e nella testimonianza della carità. Per questo è necessario che il percorso educativo sia un e-ducere per essere educati alla fede; un intus-ducere per essere immessi nel mistero di Dio attraverso la liturgia ed essere educati alla speranza e un tra-ducere per poter manifestare la propria fede nelle opere» (Progetto Pastorale 2012-2016, cap. 2, pag 15-16).
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