Sabato 7 e domenica 8 marzo i musei ecclesiastici di tutta Italia aprono le porte alla terza edizione della Giornate Nazionale dei Musei Ecclesiastici, promosse dall’AMEI (Associazione dei Musei Ecclesiastici Italiani). La giornata ha come obiettivo quello di promuovere e valorizzare preziosi scrigni che custodisco tesori di arte sacra: più di mille musei dislocati lungo la Penisola, ricchissimi per patrimonio e per attività, ospitati in luoghi e monumenti tra i più belli delle città italiane. I Musei aderenti e le iniziative proposte sono consultabili sul sito dell’Associazione: www.amei.biz. e la pagina facebook “Giornate Nazionali dei Musei Ecclesiastici 2015 – Puglia”.
Il Museo Diocesano di Molfetta aderisce all’iniziativa aprendo gratuitamente al pubblico nel week-end del 7 e 8 marzo: la mattina (10:00 – 13:00) è dedicata alle famiglie, con la possibilità di visitare le collezioni museali giocando ad una caccia al tesoro; il pomeriggio (17:30 – 20:30) sono previste visite guidate per adulti a cura della Cooperativa FeArT (prenotazione obbligatoria).
Il Museo Diocesano, inoltre, in occasione delle Giornate AMEI, inaugura la suggestiva mostra temporanea “Dulce Lignum”. Il progetto mette insieme trentatré opere dello scultore terlizzese Giovanni Morgese e della fotografa biscegliese Patrizia Ricco che con mezzi diversi hanno cercato di indagare il tema dalla Croce e della Passione di Cristo. La mostra, curata dal prof. Gaetano Mongelli e allestita dalla Soc. Coop. FeArT, sarà inaugurata sabato 7 marzo ore 19:30. Durante la serata interverranno il curatore, prof. Gaetano Mongelli; il direttore del Museo Diocesano, don Michele Amorosini, l’Assessore alla Cultura del Comune di Molfetta, la prof.ssa Elisabetta Mongelli. L’esposizione rimarrà aperta al pubblico gratuitamente sino al 6 aprile 2015 secondo gli orari del museo: ogni giorno dalle 10:00 alle 13:00, sabato e domenica anche il pomeriggio, dalle 17:30 alle 20:30.
Giovanni Morgese. Il mistero dell’amore di Dio per l’uomo è diventato il motivo fondamentale della sua ricerca, attraverso gli umili e inadeguati mezzi dell’arte. Materiali poveri e naturali come il terreno, il legno, il ferro, quelli di scarto (segni della povertà e della depravazione dell’uomo) vengono trasformati in simboli della condizione umana che, redenta dall’amore di Cristo, viene riscattata.
Patrizia Ricco, fotografa e insegnante di grafica. La fotografia scopre realtà non visibili all’occhio nudo in un’amplificazione dello sguardo. Essa è mezzo privilegiato per la ricerca sul sacro. L’occhio è quello di chi di interroga sulla fede e sul rapporto con Dio; quasi quello di un bambino che sorpreso guarda cosa accade, talvolta avvicinandosi troppo. Tanto da non vedere la luce.
Info e prenotazioni al 348 4113699 – info@museodiocesanomolfetta.it – feart.coop@gmail.com