«In unione di fede e di preghiera i confratelli sacerdoti, i diaconi, i religiosi e le religiose, memori e grati per la sua testimonianza alla sequela di Cristo e a totale servizio della Chiesa, condividono il profondo dolore della Famiglia e invitano i fedeli ad unirsi nella comune preghiera di suffragio e di conforto».
Così recita il necrologio diffuso dalla Diocesi per la morte del Rev.mo Prof. Mons. Domenico Amato, Amministratore diocesano, Canonico Teologo della Cattedrale di Molfetta.
Don Mimmo ha compiuto la sua pasqua nel primo pomeriggio di domenica 4 ottobre 2015, dopo otto giorni di coma profondo, conseguente all'ischemia cerebrale che lo ha colpito domenica 27 settembre. Nemmeno l'intervento neurochirurgico ha potuto scongiurare la sua morte.
I funerali saranno celebrati martedì 6 ottobre, esattamente a tre mesi dalla morte del Vescovo Mons. Luigi Martella, alle ore 16,30 nella Cattedrale di Molfetta, presieduti da Mons. Francesco Cacucci, Arcivescovo metropolita di Bari-Bitonto e Presidente della Conferenza Episcopale Pugliese.
La camera ardente sarà allestita in cattedrale, nella tarda mattinata di lunedì 5 ottobre e sarà aperta fino a tarda sera quando, dalle ore 20,30, avrà luogo una veglia di preghiera alla quale tutta la comunità diocesana è invitata. La chiesa riaprirà alle 7,30 di martedì.
Al dolore immenso di sua mamma Rosa e dei suoi più stretti famigliari, si aggiunge quello espresso dalle diverse componenti della diocesi come dalle più svariate parti di Italia, per l'intreccio di relazioni che aveva saputo tessere nei 30 intensissimi anni di sacerdozio.
Nato a Molfetta il 9 dicembre 1960, dopo la maturità scientifica, aveva proseguito gli studi nel Seminario Regionale di Molfetta e fu ordinato sacerdote dal vescovo Mons. Bello il 18 maggio 1985.
Conseguì il Baccellierato in Sacra Teologia presso l'Istituto Teologico Pugliese e la Licenza e il Dottorato in Sacra Teologia alla Pontificia Università Lateranense. Solo iscritto, ma non espletato, il corso di Filosofia all'Università statale.
Numerosi e svariati gli incarichi ricoperti a livello pastorale ed accademico:
Animatore e poi Rettore del Seminario Diocesano, Vicario parrocchiale a S. Michele Arc. nella Concattedrale di Terlizzi, Assistente Ecclesiastico Diocesano del settore giovani di AC e diocesano e nazionale del Movimento Studenti di Azione Cattolica, Membro del Consiglio Presbiterale, Direttore del Centro Diocesano delle Vocazioni, Docente di religione presso le Scuole Statali, Membro e Segretario del Collegio dei Consultori, Parroco della Parrocchia Madonna della Pace in Molfetta dal 1998 al 2009, Direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali e per 17 anni Direttore del Settimanale Diocesano “Luce e Vita” e Delegato regionale per la FISC ( Federazione dei Settimanali Cattolici).
Importante e prezioso il suo ruolo di Vice Postulatore nella fase diocesana della Causa di Beatificazione e Canonizzazione del servo di Dio Mons. Antonio Bello, conclusa il 30 novembre 2013, come anche di Vicario Generale (dal 1° gennaio 2012 al 6 luglio 2015) e Amministratore diocesano da 9 luglio 2015, in seguito alla morte del vescovo Mons. Martella.
Don Mimmo era anche Priore della Delegazione di Molfetta dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme e Assistente ecclesiastico dell’Arciconfraternita del SS. Sacramento – Opera Pia Monte di Pietà e Confidenze in Molfetta. , Vicario parrocchiale della Parr. Immacolata in Molfetta, Membro della Commissione Diocesana per l’Arte Sacra e i Beni Culturali.
Canonico del Capitolo Cattedrale con diverse mansioni nel tempo, ultima quella di teologo.
Sul versante teologico era Direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Bari “Odegitria” dove insegnava anche Teologia Dogmatica, e Professore Invitato di Teologia Dogmatica (ITP – Molfetta), Membro dell’Istituto Pastorale Pugliese e dell’Associazione Teologi Italiani (dal 1995)
Membro del Comitato scientifico per l’edizione critica dell’Opera Omnia del Servo di Dio mons. Antonio Bello e autore di numerose pubblicazioni e saggi.
Nel 2000 ricevette la nomina di Cappellano di Sua Santità e la Croce al merito dell’Ordine Equestre del S. Sepolcro di Gerusalemme.
I titoli e gli incarichi sono soltanto indicativi delle sue qualità umane, spirituali e culturali; la sua personalità era semplice, diretta, capace di mediazione e di azione, riferimento sicuro per tutti di cui si avverte già la mancanza.
Luigi Sparapano