Apertura della Porta Santa in diocesi

Domenica 13 dicembre 2015

L’Amministratore diocesano Mons. Ignazio de Gioia e il direttore dell’Ufficio liturgico diocesano, don Pietro Rubini, hanno inviato alle parrocchie e comunità religiose della diocesi una lettera con le indicazioni per la celebrazione di apertura dell’Anno Santo della Misericordia, voluta da Papa Francesco, in ogni diocesi, domenica 13 dicembre. La riportiamo di seguito per rendere noto a tutta la comunità le modalità di tale celebrazione.
Il settimanale Luce e Vita di Domenica 29 novembre, con l’inserto Luce e Vita ragazzi, sono interamente dedicati a questo evento per consentire una adeguata preparazione di tutta la comunità, dai più piccoli ai più grandi.
 
«Con la Bolla Misercordiae Vultus, nel 50o anniversario della conclusione del Concilio Ecumenico Vaticano II, Papa Francesco ha indetto uno speciale Anno Giubilare, «perché tutti possiamo riscoprire la gioia della tenerezza di Dio» (MV 24), che ci ha visitati dall’alto come un sole che sorge (cfr. Lc 1,78).
L’Anno Santo, ormai alle porte, è per tutta la Chiesa una via molto concreta da percorrere. È come se ci venisse detto che esiste un tempo per ricominciare, aperto a tutti: non basato sulle nostre timide ed incerte capacità, ma sull’iniziativa di Dio che ci viene incontro con la sua Misericordia. «Essa – afferma il Papa – è la via che unisce Dio e l’uomo, perché apre il cuore alla speranza di essere amati per sempre nonostante il limite del nostro peccato» (MV 2). Si tratta, allora, di lasciarci raggiungere e trasformare dalla sua misericordia e diventare noi stessi testimoni di misericordia (cfr. Francesco, Omelia per i Primi Vespri della seconda Domenica di Pasqua, 11-04-2015).
È desiderio del Papa che il Giubileo non sia celebrato solo a Roma, ma anche nelle Chiese particolari al fine di esprimere la comunione di tutta la Chiesa (cfr. MV 3) e far giungere a tutti i cuori e a tutte le menti, l’annuncio della misericordia, cuore pulsante del Vangelo (cfr. Ib. 12). Pertanto, facendo nostro l’invito del Santo Padre,
 
Domenica 13 dicembre 2015, III di Avvento,
nella Cattedrale di Molfetta, sarà inaugurato il Giubileo diocesano
 

con l’apertura della Porta della Misericordia e la celebrazione dell’Eucaristia.

 
Per la buona organizzazione e riuscita del particolare evento, sei pregato di prendere in considerazione quanto segue:
  1. L’appuntamento è alle ore 17.00, presso l’aula magna del Seminario Vescovile, per assumere le vesti sacre. Va da sé che per la circostanza tutte le Chiese resteranno chiuse.
  2. Ogni sacerdote porti con sé il camice e la stola bianca personali, evitando di prelevarli dalla Cattedrale. Non ci saranno casule da indossare.
  3. Alle ore 17,15, dall’aula magna prende l’avvio la processione introitale durante la quale è opportuno mantenere il clima di raccoglimento e di preparazione immediata alla celebrazione dei Santi Misteri.
  4. Si procede per due cantando, fino in piazza Municipio, dove saranno radunati i fedeli per dare inizio al rito d’introduzione.
  5. Terminata la proclamazione del Vangelo e la lettura di alcuni stralci della Bolla Pontificia, ha inizio la processione verso la Cattedrale, dove si celebrerà la S. Messa.
  6. Apre la processione il turiferario con il turibolo fumigante, segue un diacono che porta la croce astile ornata a festa, ai suoi lati, i ministranti con le candele accese; poi il diacono che porta il Libro dei Vangeli, quindi l’Amministratore Diocesano e, dietro di lui, i sacerdoti, gli altri ministri, i seminaristi dei due Seminari, Vescovile e Regionale, i Sindaci delle quattro città e i fedeli tutti.
  7. Giunti alla porta principale della Cattedrale, la processione si ferma. L’Amministratore Diocesano stando sulla soglia eleva il Libro dei Vangeli. Quindi viene aperta la Porta della Misericordia e la processione riprende il suo cammino.
  8. Giunti all’altare si fa l’inchino, si bacia la mensa e ordinatamente si prende posto, a partire dagli scanni che si trovano sul fondo dell’abside.
  9. Segue la Memoria del Battesimo con il rito dell’aspersione. Quindi la S. Messa prosegue come nel modo solito.
  10. Le parti della prece eucaristica – comuni ai concelebranti – vanno recitate a bassa voce.
  11. La comunione sarà fatta per intinzione. All’altare si accede per quattro: prima di accostarsi all’Eucaristia si genuflette.
  12. Al termine della Santa Messa ci si reca nell’Aula Magna del Seminario.
Le condizioni per fare esperienza della misericordia e ottenere l’indulgenza giubilare, indicate nella Lettera del Santo Padre, pubblicata il 1 settembre u.s., sono:
 
–  Il pellegrinaggio verso la “Porta Santa, come segno del desiderio profondo di conversione, unito al Sacramento della Riconciliazione e alla celebrazione della S. Eucaristia, accompagnato dalla professione di fede e dalla preghiera per il Papa e per le sue intenzioni a favore del bene della Chiesa e del mondo intero.
Come preghiera si può utilizzare anche la preghiera del Papa per il Giubileo.
Presso la Cattedrale, l’ultimo mercoledì di ogni mese, a partire da dicembre, alle ore 18.30, sarà proposta la Liturgia Penitenziale per i gruppi parrocchiali e, a seguire, l’Adorazione Eucaristica personale con la possibilità di accostarsi al Sacramento della Riconciliazione.
 
– L’impegno a vivere la carità verso gli ultimi e l’attenzione alle situazioni di sofferenza attraverso le “opere di misericordia”. Sicché, «ogni volta che un fedele vivrà una o più di queste opere in prima persona otterrà certamente l’indulgenza giubilare» (Papa Francesco). Ogni gesto di carità, di misericordia e di servizio rientra nello spirito del Giubileo.
 
Si ricorda, inoltre, che
 
– per tutto il periodo del Giubileo a tutti i  sacerdoti è concessa dal santo Padre «la facoltà di assolvere dal peccato di aborto quanti lo hanno procurato e pentiti di cuore ne chiedono il perdono»;
 
– gli ammalati e le persone anziane e sole, spesso in condizione di non poter uscire di casa potranno ottenere l’indulgenza giubilare vivendo con fede e gioiosa speranza il proprio momento di prova, ricevendo la comunione o partecipando alla santa Messa e alla preghiera comunitaria, anche attraverso i vari mezzi di comunicazione;
 
–  l’indulgenza giubilare può essere ottenuta anche per quanti sono defunti.
 
Uniti nella comunione e nella stima reciproca, viviamo quest’Anno giubilare come una straordinaria occasione di grazia, tanto più preziosa per la nostra Diocesi che attende l’arrivo del nuovo pastore e vuole ravvivare in ogni fedele e in ogni comunità la gioia della fede e il fuoco della missione. Auguri di ogni bene nel Signore