La famiglia “Don Grittani” invita a condividere i seguenti eventi presso l’Opera di Molfetta: il 29 aprile, alle ore 17.00, la celebrazione eucaristica presieduta da S.E. Rev.ma Mons. Domenico Cornacchia. A seguire l’inaugurazione del “Memoriale don Grittani”: Cappellina – Museo – Stanza da letto del servo di Dio. Il 30 aprile, alle ore 20.00, musical “Accordo in Sì” su don Ambrogio composto da Mons. Giuseppe De Candia ed eseguito da Orchestra e Corale della parrocchia San Pio X.
«L’idea del “Memoriale” di Don Ambrogio Grittani, o “luogo della memoria”, – scrive Suor Anna Coletti su Luce e Vita di domenica 1 maggio 2016 -nasce dall’esigenza di ripercorrere la storia, di custodire con dignità e di riproporre l’ideale di don Ambrogio Grittani a partire dai luoghi reali da lui abitati, dagli oggetti personali e di famiglia a lui appartenuti, dalle foto che ritraggono frammenti della sua vita e delle sue opere, in particolare dell’“Opera dei poveri”, fino ad arrivare al cuore della sua esperienza, in ginocchio davanti a quel Tabernacolo e a quell’Altare su cui per anni ha celebrato la sua Messa e la sua offerta: «Il mio vivere è Gesù Eucaristico, “Gesù nel Povero”».
Il “Memoriale” si compone infatti di cinque ambienti che sembrano segnare il percorso di un’esperienza:
- il museo e lo studio, che richiamano il suo fecondo impegno di riflessione: sulla scrivania, in particolare, ritroviamo quella macchina da scrivere, con la quale don Ambrogio realizzò i 368 foglietti di Amare, il giornale di propaganda dell’Opera Pia di San Benedetto Giuseppe Labre, che raggiungeva innumerevoli amici di Molfetta e oltre, coinvolgendoli nel “vortice della carità”.
- dal suo studio si passa nella stanza da letto, luogo dell’intimità, arredata con tutti i suoi mobili originari;
- la Cappellina con l’Altare di don Ambrogio, nel cui Tabernacolo torna ad abitare Gesù vivo;
- e infine la biblioteca multimediale, luogo di raccordo tra la storia terrena di don Ambrogio Grittani (1907-1951), il successivo cammino dell’Opera e dell’Istituto delle Oblate e gli sviluppi del carisma nel presente.
Ogni volta che torniamo sui primi passi del “prete degli accattoni” compiamo un atto di amore; non una sterile esaltazione del passato, ma un desiderio forte di entrare sempre meglio nell’esperienza del vero Amore e del servizio ai fratelli, attingendo alla sua esperienza di uomo giusto e santo. È un’esigenza profonda quella di avvicinarsi il più possibile a don Ambrogio, a questo sacerdote che si è speso senza riserve in questa nostra città di Molfetta, senza far troppo rumore, ma avendo a cuore la sorte dei più poveri al di là, molto al di là di se stesso. Preparare il Memoriale, ci siamo detti, non è semplicemente allestire una struttura, ma “prepararsi dentro”, riordinare le stanze della nostra vita in modo da rimettersi in gioco ogni giorno sul passo di don Ambrogio, con le risposte che il suo carisma ci chiede di dare nell’oggi.
Per la fama di santità lasciata da don Ambrogio Grittani, Mons. Antonio Bello, nel 1989 ne avviò la causa di canonizzazione, seguita oggi da Sua Eminenza Mons. Angelo Amato, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, e in dirittura di arrivo per la proclamazione della Venerabilità. Nel 2003 il suo corpo, riesumato e trovato in stato di mantenimento, è stato deposto in una teca sepolcrale nella Chiesa dell’Opera, aperto alle ininterrotte visite e alla preghiera.
La sua testimonianza di carità è viva e ispira il cuore di quanti si mettono a servizio dei fratelli nella gratuità:
“Darsi interamente agli altri,
sapienti e insipienti,
ricchi e poveri,
piccoli e grandi,
per rinfrancare in Cristo tutti i cuori stanchi dell’umano dolore,
è il più affascinante ideale della vita!”»
(don Ambrogio Grittani)
“Darsi interamente agli altri,
sapienti e insipienti,
ricchi e poveri,
piccoli e grandi,
per rinfrancare in Cristo tutti i cuori stanchi dell’umano dolore,
è il più affascinante ideale della vita!”»
(don Ambrogio Grittani)