1-2 ottobre, IV edizione delle Giornate dei Musei Ecclesiastici

a cura della Coop. FeArT

 1-2 ottobre, IV edizione delle Giornate  dei Musei Ecclesiastici
Il Museo Diocesano di Molfetta apre gratuitamente le porte ai visitatori
 
Sabato 1 e domenica 2 ottobre il Museo diocesano di Molfetta aderisce alla IV edizione delle Giornate dei Musei Ecclesiastici, aprendo gratuitamente le porte al pubblico.
Il 5 ottobre del 1996 veniva fondata AMEI, l’Associazione Musei Ecclesiastici Italiani che oggi riunisce e coordina oltre 200 musei ecclesiastici.
Diffusi su tutto il territorio nazionale, ospitati in luoghi e monumenti tra i più belli della nostra Penisola, custodiscono straordinarie (ma ancora poco conosciute) collezioni di arte sacra, raccolte di arte contemporanea, beni archeologici e demoetnoantropologici.
Per rendere ancora più interessante e stimolante la visita durante le tradizionali giornate aperte, AMEI ha ideato l’iniziativa “SE SCAMBIO, CAMBIO”.
Il Museo Diocesano di Molfetta prende parte al progetto attuando uno scambio di prospettive e di punti di vista con il pubblico. Il Museo cambia nelle Giornate AMEI la regola che vieta la riproduzione fotografica delle opere d’arte, finalizzata alla tutela del proprio patrimonio, aprendo le collezioni ai fotoamatori che avranno la possibilità di realizzare scatti fotografici, particolari punti di vista che condivisi attraverso i canali social contribuiranno a promuovere l’Istituzione e le sue collezioni.
L’Associazione fotografica molfettese F/64, nata con lo scopo di condividere e sperimentare nuovi percorsi fotografici, sarà partner dell’iniziativa, preziosa collaborazione per la  realizzazione di un importante progetto culturale.
Tutti gli altri visitatori potranno visitare gratuitamente il Museo. A loro sarà chiesto di scambiare questa possibilità, contribuendo liberamente a sostenere l’iniziativa “Adotta un’opera d’arte”, che in questi anni ha permesso il restauro di importanti opere sul territorio diocesano e che in questa occasione promuove il recupero della preziosa ed antica pala d’altare cinquecentesca raffigurante la “Dormitio Virginis” di Marco Cardisco.
Durante la visita alle collezioni, inoltre, saranno temporaneamente oscurate alcune didascalie e pannelli informativi di opere esposte e sarà chiesto ai visitatori di offrire la propria visione dei soggetti raffigurati, scambiando con il personale della struttura museale suggestioni, evocazioni e conoscenze.