Le parole dell’Avvento: il silenzio. Rubrica di Luce e Vita

Rubrica di Luce e Vita

Parte con l'Avvento la rubrica di meditazione di Luce e Vita, quest'anno calibrata sul tema pastorale scelto dal Vescovo.
Un riferimento alla Lettera pastorale, una meditazione liturgica, un'esperienza di famiglia…e una immagine sacra che si disvelerà settimana dopo settimana

Dalla Liturgia della Chiesa alla Liturgia della Famiglia
«Le nostre famiglie sono chiamate a vivere insieme l’esperienza della celebrazione eucaristica domenicale e ad educare i propri figli a fermarsi in preghiera, in chiesa, in rispettoso silenzio per entrare in colloquio intimo con Dio Padre.
Mons. Domenico Cornacchia, Annunciare la gioia del Vangelo in famiglia. Lettera pastorale, p.13
 

«É bene aspettare in silenzio la salvezza del Signore» (Lam 3,26)
«La vita liturgica inizia con il silenzio. Senza di esso tutto appare inutile e vano. Il tema del silenzio è molto serio, molto importante e purtroppo molto trascurato. Il silenzio è il primo presupposto di ogni azione sacra» (R. Guardini).
È vero, il silenzio non deve condurre alla fuga dalla parola, ma alla sua riscoperta quale luogo originante la parola, il creato e l’uomo nella sua essenza originaria e incontaminata.
Il silenzio non può essere estraneo alle nostre liturgie che non devono moltiplicare le cose da fare o le parole da dire. I momenti di silenzio misurano il grado di capacità e di preparazione del celebrare; lasciare spazio al silenzio è segno della maturità in quanto ne esprime l’intensità di par-tecipazione. È parte integrante del nostro celebrare in quanto promuove la partecipazione attiva dell’assemblea (SC 30), inserendola più intimamente nel mistero che celebra e apre i cuori all’ascolto fecondo della voce di sottile silenzio (Cfr. 1Re 19,11-13) del Padre che parla agli uomini nel Figlio.
È solo nel silenzio che si può ascoltare chi parla, così come il Padre da cui proviene la Parola che salva è nel silenzio. Il Figlio è la Parola del Padre e il Padre è il silenzio da cui proviene il Figlio e a cui deve essere orientato l’ascolto dell’uomo.
Il silenzio è il “luogo teologico” dell’ascolto reso fecondo dalla presenza dello Spirito Santo nel quale risuona la Parola del Figlio e che apre alla conoscenza profonda del Padre. Lo Spirito è il vincolo eterno del Verbo e di Colui che lo dice, il «noi» in cui Silenzio e Parola si fanno dialogo senza fine. Il silenzio è quello spazio fecondo dove si rinnova il mistero dell’incontro fra Parola fatta carne e il cuore dell’uomo credente.
di Nicola Felice Abbattista

Il silenzio in famiglia

La vita coniugale e familiare, vissuta secondo il disegno di Dio, costituisce di per sé un Vangelo in cui si può leggere il Volto di Dio, il Suo amore nuziale per l’umanità, l’amore paziente, gratuito, di Cristo per la Chiesa. Non solo; attraverso i gesti di amore, di accoglienza, di solidarietà degli sposi e della famiglia “piccola Chiesa”, Cristo stesso parla, accoglie, perdona, ama gli uomini di oggi e si fa solidale con loro. Per questo gli sposi e le famiglie rendono attuale e visibile ai loro figli il Vangelo attraverso la loro vita, insegnando loro a partecipare alla Santa Messa, a leggere e meditare la Parola di Dio nel quotidiano, condividere l’esperienza di fede, fare memoria delle cose belle che si sono vissute e ringraziare il Signore. Amare è condividere lo stesso pane, sedere alla medesima tavola, appartenere ad un’unità, ad un “noi”. 
Per la coppia cristiana, sedersi alla stessa mensa significa condividere con il coniuge e i propri figli la propria vita, significa ritrovare lo slancio di donarsi all’altro, anche in gesti coraggiosi. 
Da un po’ di mesi stiamo vivendo un’edificante esperienza, noi con le nostre due figlie: condividere, una domenica al mese, un ritiro spirituale. Una in compagnia del marito; l’altra del fidanzato. Insieme a condividere la preghiera, la Parola, l’Eucarestia, il pasto, la riflessione e, non da ultimo, il silenzio. Nel silenzio del cuore entriamo in colloquio intimo con Dio Padre e impariamo ad abbandonare le paure, i respiri affannosi, le frenesie e le schizofrenie derivate da un mondo che ha perso ogni contatto con la spiritualità. Al centro della nostra vita c’è un’essenza silenziosa, il nostro cuore, dove tutte le contraddizioni si dissolvono, le incomprensioni spariscono, le ruggini vengono cancellate. E che dire… la gioia del Signore è sempre contagiante! A noi si sono unite altre famiglie che desiderano vivere la medesima esperienza. Vorremmo concludere con una bella poesia:
“La via del silenzio” 
Ascolta il silenzio 
Ascolta l’acqua, il vento, i tuoi passi
Nel silenzio accetti e comprendi
Nel silenzio accogli tutto
Il silenzio è il linguaggio dell’amore
Il silenzio è la pace dell’io
Il silenzio è musica e armonia
Il silenzio è verità e preghiera
Nel silenzio incontri il Maestro
Nel silenzio respiri Dio.

di Damiana e Nando Vitelli