“Il Cuore di Cristo, ricco di Misericordia”

di don Vincenzo Speranza

Venerdì 10 giugno, nella parrocchia S. Domenico di Ruvo, si è tenuto il convegno diocesano dell’Apostolato della Preghiera.
 

La partecipazione è stata numerosa, le parrocchie sono state ben rappresentate, il tema proposto per la riflessione: “Il Cuore di Cristo, ricco di Misericordia”.

La meditazione è stata affidata al Direttore diocesano don Vincenzo Speranza, che ha messo in evidenza la necessità di pregare sempre e con insistenza facendo riferimento alla parabola del “giudice iniquo e la vedova inopportuna Lc18,1-8” per fare esperienza di misericordia.
Ma come pregare? Ecco la risposta attraverso la parabola del fariseo e del pubblicano, due uomini che salgono al tempio per pregare: il fariseo e il pubblicano; due stili di preghiera diversi e contrapposti, il fariseo confida solo in se stesso, si sente giusto, e disprezza gli altri; il pubblicano si sente peccatore e implora la misericordia di Dio.
Il fariseo prega in piedi e ringrazia Dio che non è come gli altri uomini: ladri, ingiusti, adulteri e neppure come questo pubblicano, perché lui fariseo digiuna  due volte la settimana e paga la decima al tempio, di tutto quello che possiede.
Il fariseo fa un monologo, parla con se stesso e non entra in comunione con Dio, non ha bisogno di sperimentare la misericordia divina. Il pubblicano invece entra nel tempio e non ha il coraggio di andare avanti, rimane infondo al tempio e si batte il petto dicendo: “Signore abbi pietà di me peccatore” e sa che solo Dio può perdonarlo; non ha nulla da vantare e dice al Signore di avere misericordia in quanto, peccatore.
Dio è ricco di misericordia e compassionevole verso tutti e non esclude nessuno.
Papa Francesco nella Bolla di indizione del giubileo straordinario della misericordia ha affermato: “La misericordia di Dio non è un’idea astratta, ma una realtà concreta con cui Egli rivela il suo amore come quello di un padre e di una madre che si commuovono fin dal profondo delle viscere per il proprio figlio. È il caso di dire che è “un amore viscerale” proviene dall’intimo come un sentimento profondo, naturale, fatto di tenerezza e di compassione, di indulgenza e di perdono. (MV n. 6).
La Chiesa prega dicendo Kyrie Eleison, Signore abbi misericordia di me peccatore, non è forse questa una preghiera essenziale? Racchiude la dimensione dell’uomo creatura che riconosce solo il Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di misericordia.
Al Convegno è intervenuto il nostro Vescovo Mons. Domenico Cornacchia e all’omelia ha espresso parole di incoraggiamento dicendo che l’AdP è un associazione di privilegiati perché attraverso incontri personali e mirati si riesce a dare fiducia, incoraggiamento, e stimolare il cammino verso il senso della vita.
È vero che sembra di fare poco, ma se lo fate con tutto il cuore può produrre molto. Visitate gli infermi, visitate gli ammalati così il Giubileo della misericordia è concreto e vivo per tutti voi.
Ha raccontato il suo impegno personale da parroco per l’AdP e che ancora oggi ci sono delle persone che lo ricordano, pregano e offrono preghiere per Lui e per la chiesa. È stata una bella testimonianza nel diffondere l’amore al Cuore di Cristo attraverso l’Apostolato della preghiera.
L’attività dell’AdP in questo tempo è quella di porre attenzione particolare e speciale ai fanciulli e ai giovani; costituite il “MOVIMENTO EUCARISTICO GIOVANILE” ed educate all’amore per l’Eucaristia. Fate attenzione agli infermi e affidate loro gli affanni della vita perché uniti alla passione di Cristo, diviene luce privilegiata per questo anno giubilare della Misericordia.
I soci dell’ADP, come gocce d’acqua, unite al Sangue di Cristo con le loro opere, diventano luce e grazia per l’umanità lontana da Dio. Ha invitato a leggere il “Messaggio” rivista mensile dell’AdP, per nutrirsi di quella scienza e vangelo incarnato, che viene dalla sede internazionale romana e che, quest’anno, ha dato vita  alla  “Rete Mondiale di preghiera per il Papa”. Infine ha ringraziato per tale presenza nella diocesi e ha detto d’impegnarci ad amare e far amare la misericordia di Cristo per l’umanità.
«Avete molti anni sulle spalle, ma la longevità è un dono di Dio perché possedete la sapienza del cuore; portate tale luce e sapienza nei luoghi dove si vivete. Auguri e grazie per quello che fate.»