Sollecitati dalle parole di Papa Francesco, abbiamo accolto il suo “… desiderio che il popolo cristiano rifletta durante il Giubileo sulle opere di misericordia corporale e spirituale” (Misericordiae Vultus n. 15) programmando il Campo scuola Adulti di A.C. della Parrocchia S. Achille di Molfetta sulle “OPERE DI MISERICORDIA CORPORALI”.
Il Campo Scuola si è svolto dal 12 al 19 agosto 2016 presso “La dimora di Vitorchiano” a Vitorchiano (VT).
Guidati del nostro parroco, don Raffaele Tatulli e dai responsabili adulti di AC Marta Binetti e Nico de Gennaro.
Primo momento forte il Pellegrinaggio giubilare alla Basilica di San Pietro, attraversando la Porta Santa e con la celebrazione della Messa sull’altare di San Giovanni XXIII, e la visita alla Basilica di S. Paolo “Fuori le mura”.
Per arricchire il nostro bagaglio culturale e turistico abbiamo visitato: i Musei Vaticani, il lago di Bolsena, Viterbo ricca di storia e famosa per la “Macchina di S.ta Rosa”; “Villa Lante” a Bagnaia con le sue spettacolari 100 fontane; “Palazzo Farnese” a Caprarola. Di grande suggestione il “Parco dei mostri” a Bomarzo, dove si possono ammirare imponenti rappresentazioni fantasiose scolpite su enormi massi di origine vulcanica. Spettacolare la visita a Civita di Bagnoregio, la città che muore, uno dei più bei borghi d’Italia, accessibile solo a piedi attraverso un ponte di 800 m.
Programma intenso, che non ha tolto spazio ad altre attività aggregative: le scenette, i giochi, il karaoke, che hanno coinvolto tutti i 54 componenti del gruppo, compresi tre bambini.
A parlarci della “Misericordia” è stato don Giacinto Mancini, già vice-parroco nella nostra parrocchia, attualmente parroco a Monte S. Giovanni Campano (FR) alla collegiata della “Madonna del Suffragio”. Egli ha provato a stimolarci con una domanda: Perché un Anno Santo della Misericordia in questo momento critico della vita della Chiesa?
Attraverso la Sacra Scrittura (nella rivelazione ebraica e in quella cristiana), egli si è soffermato a parlarci della Misericordia di Dio, di un Dio che è sempre fedele al proprio patto di Alleanza con l’umanità, nonostante i limiti e i tradimenti del popolo. Si è poi brevemente soffermato sulle “Opere di Misericordia Spirituali”.
Nei giorni a seguire si è provato a “riscoprire le Opere di Misericordia corporali per curare le tante nuove e antiche ferite di cui l’umanità è colpita” (M.V. n.15). Il lavoro è stato curato e presentato da alcuni partecipanti al campo e aderenti al gruppo di AC della parrocchia.
“Dar da mangiare agli affamati” Leo Gadaleta;
“Dar da bere agli assetati” Franco Cappelluti;
“Vestire gli ignudi” Marta Binetti
“Alloggiare i pellegrini” Leonardo Lucanie
“Visitare gli infermi” Angela Amato
“Visitare i carcerati” Tonia Allegretta
“Seppellire i morti” Nico De Gennaro
Interessante e assai partecipato il laboratorio della “Fiera solidale”: per pensare alle necessità di chi è nel bisogno, con l’obiettivo finale di impegnarsi in qualcosa di concreto nella comunità. Di forte intensità emotiva è stato l’incontro con una delle 80 monache Trappiste del convento di clausura di Vitorchiano, il canto del Vespri e la visita alla cappella in cui è sepolta Suor Gabriella dell’Unità, Beata dell’Azione Cattolica. A conclusione del campo ogni partecipante ha estratto, come in una pesca, un bigliettino in cui era riportata un’opera di Misericordia… con l’impegno a metterla in pratica.
Le suggestioni e le impressioni di due partecipanti della parrocchia San Pio X.
Consiglio a tutti di fare l’esperienza del Campo Scuola perché la ritengo estremamente formativa. Alternare momenti di relax ad incontri di riflessione mi ha consentito di portare a casa tanta gioia e serenità. Il messaggio che rimarrà indelebile nel mio cuore è: accogliere senza remore e bandire dal nostro quotidiano quell’indifferenza che molto spesso la fa da padrone.
La discrezione nel donare ed il contatto diretto con i bisognosi senza intermediari è sicuramente un momento di crescita ineguagliabile (provare per credere).
Un grazie particolare ai relatori tutti per l’analisi delle Opere di Misericordia e le squisite relazioni ricche di spunti e riferimenti oltremodo interessanti.
Simpatica a sorpresa la “pesca” dei bigliettini sulle Opere di Misericordia, momento di ulteriore aggregazione e confronto.
Attenta e discreta la presenza del parroco don Raffaele che ha saputo con paterna maestria riassumere le considerazioni di vario genere in un messaggio forte e chiaro: “Il bene sia il filo conduttore del vostro quotidiano”.
Anna de Giglio
L’accoglienza è stata ottima e subito tra i partecipanti si è creata un’atmosfera di amicizia e stima reciproca, grazie anche alla cortesia e all’affabilità del parroco don Raffaele e alla disponibilità dei responsabili Marta e Nico. Il Campo ha previsto momenti culturali e di svago alternati a momenti di riflessione. I responsabili hanno curato gli incontri incentrati sulle “Opere di Misericordia corporali”, tema conduttore del Campo Scuola. L’eloquenza dei relatori e la semplicità con cui hanno affrontato argomenti tanto delicati, hanno saputo catturare l’attenzione di tutti e coinvolgere attivamente i partecipanti.
Infine l’allegria e la vivacità dei presenti insieme al clima salubre del luogo e alla buona cucina hanno reso il soggiorno particolarmente piacevole e gioioso.
Angela Modugno