Se c’è una cosa certa è il fatto che chi ha partecipato ad un campo scuola non lo scorda più. Per qualche ragazzo è l’inizio della propria esperienza di fede, alcuni non vedono l’ora di potervi partecipare di nuovo, altri si rattristano all’idea di non poterli più fare…
Il campo unitario, svoltosi a Villanova d’Ostuni dal 19 al 22 agosto, ha visto la partecipazione di un numeroso gruppo di giovani/issimi e adulti. L’esperienza di un campo unitario estivo ci ha permesso di “vivere” la comunità; di condividere, lontani dalla frenesia delle nostre attività parrocchiali, tempo e idee, magari davanti a una bella fetta di torta; per accogliere nuove persone, per conoscersi meglio e ripartire con entusiasmo. Abbiamo apprezzato la serenità e il clima di amicizia che si è creato in soli quattro giorni!
I giovanissimi raccontano di un’esperienza breve ma intensa. L’opportunità di costruire relazioni vere con gli altri, andando “oltre l’apparenza”,oltre la formalità e la fretta. Grazie al testo del “Piccolo Principe” di Antoine de Saint-Exupéry, hanno riflettuto sul personaggio della volpe che ha insegnato loro che per conoscere si deve «addomesticare», il che rende le persone uniche, ognuna con i suoi pregi e difetti.
Noi giovani abbiamo apprezzato la bellezza e l’importanza di un confronto serio e costruttivo su argomenti importanti della nostra vita, il futuro e il lavoro, lasciandoci condurre da testimoni come Papa Francesco, Pier Giorgio Frassati, San Benedetto da Norcia e Giuseppe Lazzati. E’ l’inizio del percorso personale per costruire una regola di vita che ci accompagni in ogni singolo istante e nelle scelte decisive che dobbiamo affrontare in questa fase così importante del nostro cammino verso l’adultità.
Non sono mancati momenti di pace e di preghiera vissuti nel silenzio, come l’adorazione eucaristica, e nella contemplazione della natura.
Non è mancato neanche il divertimento: le serate, gli scherzi e i festeggiamenti. Come comunità, abbiamo celebrato e festeggiato i 50 anni di matrimonio di Tonino e Maddalena ringraziando il Signore per la gioia e la solidità di questa unione.
Chi sceglie di partecipare al campo è consapevole dell’impegno richiesto: essere disponibili a crescere come persone e come cristiani. Ecco allora il primo aspetto importante, anche dal punto di vista educativo: in un periodo dell’anno in cui si parla di ‘evasione’, per fortuna c’è chi è disposto a trovare il tempo per guardarsi dentro, per fare un po’ di verifica personale, per un momento di vita spirituale ricca.