Pier Giorgio Frassati, l’uomo delle beatitudini

di Tonino Amato

Con una Solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta dal Direttore dell’Ufficio Diocesano delle Confraternite Sac. De Nicolo don Giovanni, anche quest’anno, l’Associazione di volontariato “Beato Pier Giorgio Frassati” della Parrocchia Sacro Cuore di Gesù – Molfetta, ha ricordato la figura di Pier Giorgio, il Patrono delle Confraternite, l’amico dei poveri, dei bisognosi, delle persone sole.

Sicuramente Pier Giorgio è un fulgido esempio da imitare per offrire un concreto contributo di rinnovamento spirituale che sembra sfaldarsi e languire per mancanza di ideali. Così si esprimeva San Giovanni Paolo II a Cracovia: “Ecco l’uomo delle otto Beatitudini, che reca in sé la grazia del Vangelo, della Buona Novella e la gioia della salvezza offertaci da Cristo”.

La memoria della festa liturgica (4 luglio) è stata preceduta da un triduo di preghiera, mentre la sera del 3 luglio la Parrocchia ha proiettato, in chiesa, tante fotografie del Sig. Mauro Binetti, scattate negli ultimi 30-40 anni, appassionato cultore delle cose belle e anche brutte della nostra città. Il Sig. Binetti ci ha fatto vedere i luoghi, i mestieri scomparsi, i personaggi e i raffronti fra la Molfetta dei primi anni del secolo e quelli attuali. Le proiezioni sono state intervallate da splendide musiche di Ennio Morricone e Nino Rota, suonate dalla Professoressa oboista Visaggio Luciana, dal compositore Sac. Don Angelantonio Magarelli ed eseguite dal soprano Catanzaro Brigida.

Coloro che pensano ai santi come a gente timida e solitaria che, disdegnando questa vita, sospirano pensando all’altra, resteranno sorpresi dalla figura del beato Pier Giorgio Frassati. Di animo schietto e aperto, per Pier Giorgio la carità è la nota dominante della vita. Essa non consisteva solo nel dare qualcosa agli altri, ai soli, ai bisognosi, agli ammalati, agli amici, ma anche nel dare tutto se stesso. “I poveri senza Dio e i sofferenti di ogni miseria naturale e morale, erano i suoi prediletti, – scrive Lazzati – anzi erano addirittura i suoi padroni ed egli faceva per loro letteralmente il servo, li considerava i suoi superiori, nelle loro sofferenze onorando la passione di Cristo: perciò gli volevano bene, lo rispettavano, lo desideravano.

Pier Giorgio Frassati nasce a Torino il 6 aprile 1901 da una famiglia facoltosa. Due mesi prima della laurea, la sua esuberante giovinezza viene stroncata in cinque giorni di sofferenze da una poliomielite fulminante, contratta molto probabilmente nell’assistere i malati. Muore il 4 luglio 1925, all’età di 24 anni. Il processo di beatificazione ebbe inizio nel 1932. Nel 1981 come ultima tappa del processo apostolico, è stata aperta la tomba. I testimoni dell’avvenimento sono rimasti colpiti dal sorriso ancora fissato sul suo volto, e dal suo aspetto non cambiato. Il 20 maggio 1990, in Piazza San Pietro, il Papa beatificava “l’uomo delle otto Beatitudini”. Le spoglie mortali venivano trasferite dalla tomba di famiglia, nel cimitero di Pollone, al Duomo di Torino, dove ora riposano. Egli è tuttora ben vivo in mezzo ai noi  “con il suo sorriso e la sua bontà. Con la carità si semina negli uomini la pace, la vera pace che solo la fede di Cristo ci può dare, affratellandoci”.

Attualmente l’Associazione di Volontariato “Pier Giorgio Frassati” è ubicata nella Parrocchia Sacro Cuore di Gesù – Molfetta, ed ha come padre spirituale il Sac. Don Francesco Gadaleta, già Parroco della omonima Parrocchia.