“Il nostro Dio è il Dio delle sorprese”, ha detto Papa Francesco durante l’omelia della Domenica di Pasqua. E ora la sorpresa ha preso forma. Dopo la prima tappa di Alessano, durante la quale il Pontefice è stato accolto da oltre ventimila fedeli, ecco l’elicottero con a bordo il Santo Padre toccare terra, dopo aver sorvolato quelle acque che don Tonino, nel lasciare Tricase, già immaginava illuminate di sera dalla luce delle lampare.
Un coro di voci festose si leva dal molo. I fedeli lo chiamano per nome, i gruppi parrocchiali intonano canti. Il bianco dei suoi capelli e delle sue vesti risalta luminoso sull’azzurro del mare, mentre palloncini bianchi e azzurri prendono la via del cielo. Sulle note di “Jesus Christ, you are my life”, il suo saluto è un segno di pace e di vicinanza, perché per il Santo Padre nessuno deve sentirsi escluso dalla vicinanza dell’amore di Dio, fonte di gioia.
È il momento di massima attenzione da parte della vigilanza. Il Vescovo della Diocesi, S.E. mons. Domenico Cornacchia, e il Sindaco della città di Molfetta, il dott. Tommaso Minervini, si preparano a ricevere il Pontefice. Sulla papamobile, Sua Santità sarà condotto all’interno di una sagrestia allestita per l’occasione, dove indosserà i paramenti liturgici.
Nel frattempo, grande è la gioia dei fedeli per questo pontefice che ripercorre i passi di don Tonino, confermando la propria vocazione di evangelizzatore, di predicatore che, sulla scorta dell’esempio di Gesù, ama il contatto con la strada e la gente. Ci sono bambini, uomini e donne di tutte le età; molte le persone in prima fila che, nella sofferenza, hanno sperimentato l’amore di Dio. E ancora i membri del clero: il grido d’amore di don Tonino sembra echeggiare ancora.
A breve, risuoneranno nuovamente le note e le voci del Coro diocesano e dell’orchestra, diretti dal Maestro Lucia de Bari, che inviteranno i presenti a raccogliersi in silenzio e in preghiera per l’imminente celebrazione eucaristica. Sua Santità comparirà sull’altare per questa grande festa della fede.