Ottobre missionario. Un nuovo inizio in Diocesi

don Vincenzo Sparapano*

Nella vita di un sacerdote “sentirsi chiamati” è una delle esperienze più belle ma anche più ardue perché, attraverso l’invio del Vescovo in un ambiente, in una comunità o in un ufficio pastorale, comporta il mettersi al servizio della chiesa in modo totale e disinteressato.
Bene! Io stesso sono stato chiamato ed inviato in missione alla guida dell’Ufficio Missionario Diocesano, in cui inaspettatamente ho trovato un “team” che mi ha fatto sentire a mio agio. Perché? La motivazione è, per me, quella di aver trovato questo gruppo di giovani laici che con invidiabile entusiasmo si sono presentati davvero appassionati all’azione missionaria, considerando che la gioia e l’entusiasmo che si esige di mettere in ciò che si è e in ciò che si fa, rischia di essere oggi “merce rara”.
La prima esperienza che con loro ho vissuto è stata la partecipazione alle giornate di formazione e spiritualità missionaria presso Assisi dal 26 al 29 Agosto. In quei giorni ho avuto la conferma della mia impressione “a caldo” avuta incontrando l’Ufficio Missionario Diocesano: l’esperienza missionaria infonde una rilevante motivazione che spinge il cristiano a testimoniare Cristo con esultanza. Credo sia bello riprendere il motto episcopale del nostro Vescovo, Mons. Cornacchia: «Servire Domino in laetitia» che parla del servizio reso a Dio nella gioia. È proprio ciò che ho incontrato muovendo i primi passi con questo ufficio pastorale.
Colgo l’occasione inoltre per ringraziare don Vito Marino, che mi cede il testimone nel servizio, che per oltre trent’anni ha offerto tempo ed energie con dedizione e passione per l’Ufficio Missionario Diocesano.
In questo tempo, i membri del nostro ufficio si stanno dedicando alla preparazione delle iniziative che vivremo (come chiesa locale) in ottobre, considerato in tutti i paesi il mese della “Missione Universale”, la cui penultima domenica è chiamata “Giornata Missionaria Mondiale” che costituisce l’apice della festa della solidarietà universale. Il cosiddetto “ottobre missionario” trova le sue origini nel Concilio Vaticano II (1962-1965) che ha donato alla Chiesa una nuova e più forte coscienza missionaria. Dunque si è fatta strada l’esigenza di un “tempo forte” dedicato alla missione universale della Chiesa per tutto il popolo di Dio.
«Come la respirazione non può mai interrompersi, pena la morte, cosi l’ansia missionaria non può limitarsi ad una sola giornata annuale, se non si vuole correre il rischio di compromettere l’avvenire della Chiesa e la nostra stessa esistenza cristiana» (Paolo VI).

* direttore Ufficio Missionario diocesano

L’ufficio missionario ha anche attivato una pagina facebook @centrodiocesanomissionariomolfetta e un profilo instagram.com/cmdmolfetta

© Luce e Vita n.31 del 7 ottobre 2018