La vicenda del COVID-19 impone la necessità di rigorosa chiarezza scientifica, di verifiche comprovate e ripetute, di evidenze inconfutabili e indiscutibili.
Tutto il contrario di ciò che si legge in dichiarazioni spesso del tutto personali, di esperti o pseudo tali, che fanno oscillare il pericolo dell’infezione in un range ampio che va dal catastrofismo alla banalità di rango inferiore rispetto al virus influenzale. Questa mancanza di chiarezza e il dover affrontare un nemico sconosciuto al nostro sistema immunitario generano panico e conseguenti comportamenti irrazionali. Basti pensare al saccheggio di supermercati per approvvigionamenti da paese in guerra!
Facciamo chiarezza.
Il Covid-19 non è paragonabile al virus influenzale col quale non va fatto alcun confronto, specie in termini di decessi. E’ un virus altamente contagioso che colpisce le vie aeree costringendo spesso a ricoveri in Terapia Intensiva e in Rianimazione. Non è la peste nera, ma neppure è da sottovalutare. Per contrastarlo, oltre alle misure igienico-sanitarie a tutti ben note, bisogna abbandonare ogni sterile polemica ed avere un’unica identità di intenti. Evito di fare riferimenti ai continui dissidi di una politica litigiosa e sempre meno impegnata a risolvere problemi. Altro elemento da sfatare è quello relativo ai contagi che taluni vorrebbero esclusivi di anziani e persone defedate o con gravi patologie. Sembra quasi che vogliano rassicurarci sull’esito di una malattia in grado di essere letale solo verso vecchi e malati comunque condannati a morire. Sembrano dirci che chi è sano, pur colpito, non ha nulla da temere. Salvo accorgersi che nella contabilità dei contagiati entrano minori e persone giovani o non affatto anziane. I pazienti oncologici, diabetici, cardiopatici e gli anziani hanno bisogno di attenzioni e vigilanza specifiche. Sono più fragili perché hanno un sistema immunitario più debole e meno capace di valide reazioni. Per loro valgono le buone norme di igiene personale, ma anche precauzioni quali l’indossare mascherine con chi abbia sintomi da raffreddamento, l’evitare luoghi chiusi e affollati, l’evitare contatti ravvicinati. Insomma dobbiamo raddoppiare vigilanza e vicinanza nei loro confronti.
Manteniamo saldi i nostri principi solidaristici e non lasciamoci ingannare. La dignità umana comporta l’inviolabilità della persona e la solidarietà verso chi soffre è l’architrave su cui si regge la società dei diritti umani, cioè l’Istituzione in cui nessuno viene abbandonato. “Mundus vult decipi”, cioè il mondo vuole essere ingannato. E già Macchiavelli disse che chi vuole ingannare troverà sempre qualcuno che vuole essere ingannato!
Dr.Mimmo Cives, direttore ufficio diocesano Pastorale della Salute