Archivio diocesano

Spes contra Spem. Studi in memoria di Mons. Domenico Amato. Presentazione del volume

Sabato 3 ottobre 2020

Spes contra spemSabato 3 ottobre 2020, alle ore 19, presso la Chiesa parrocchiale della Madonna della Pace, in Molfetta, S.E. Mons. Domenico Cornacchia celebrerà la S. Messa in suffragio di Mons. Domenico Amato, nel quinto anno della dipartita (4 ottobre 2015). A seguire, S.E. Mons. Luigi Renna, Vescovo di Cerignola – Ascoli Satriano, presenterà il volume Spes contra Spem. Studi in memoria di Mons. Domenico Amato, quaderno n. 29 dell’Archivio diocesano di Molfetta, a cura di Luigi Michele de Palma, ed. La Nuova Mezzina.
La presentazione sarà trasmessa in diretta streaming (e resa disponibile anche in differita), a cura dell’Ufficio Comunicazioni sociali, sulla pagina facebook diocesana.

Di seguito riportiamo la recensione del Volume scritta su Luce e Vita n. 26 del 28 giugno 2020 da don Giuseppe Germinario:

A quasi cinque anni dall’improvvisa scomparsa di mons. Domenico Amato (1960-2015), l’Arciconfraternita del Santissimo Sacramento – Monte di Pietà e Confidenze ha voluto pubblicare un volume di studi in memoria del suo stimato Padre Spirituale «Spes contra spem». Studi in memoria di Mons. Domenico Amato, a cura di L. M. de Palma, Molfetta, la Nuova Mezzina, 2019, 520 p., Quaderni dell’Archivio Diocesano di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, 29).
È ancora vivo e carico di affetto il ricordo di don Mimmo che conservano in tanti. Sacerdote semplice e immediato, attento e sincero, mons. Amato ha lasciato un segno nella nostra Chiesa diocesana e nel cuore di molti. I numerosi incarichi pastorali da lui ricoperti gli hanno permesso di incontrare tante persone, di formare tanti giovani laici e seminaristi, di guidare molte anime e di intervenire in tante situazioni sociali difficili. La profondità delle sue meditazioni e delle sue riflessioni era accompagnata dall’ilarità e simpatia che spendeva nelle relazioni umane.
Don Mimmo era anche un uomo di studio, un appassionato ricercatore della Verità, un esemplare maestro e teologo. La ricerca e la docenza sono state un’altra forma dell’esercizio del suo ministero sacerdotale. È per questo motivo che ventidue studiosi hanno accolto l’invito per la realizzazione di questo volume. Si tratta di amici, colleghi, studenti di mons. Amato i quali hanno voluto rinnovare la loro gratitudine offendo un contributo alla miscellanea in sua memoria.
Il volume offre anzitutto il curriculum e una dettagliata bibliografia dello stimato sacerdote. Di seguito contiene, in una prima sezione, dei contributi su don Mimmo. Questi non si limitano ad una serie di ricordi, che pure non mancano, ma mettono in luce vari aspetti della sua personalità. Così, ad esempio, Giovanni Ancona evidenzia la portata teologica degli studi antropologici di mons. Amato, Antonella Dargenio descrive la sua sensibilità educativa nei riguardi degli studenti, Jean Paul Lieggi tratteggia la sua profonda riflessione cristologica. Uno sguardo pastorale agli scritti di don Mimmo è offerto da Pio Zuppa, mentre Marco Ignazio de Santis ripercorre dettagliatamente l’impegno al servizio di «Luce e Vita». Il contributo di Arcangelo Ficco sulla passione di mons. Amato per la storiografia chiude la prima parte del volume e fa quasi da ponte alla seconda, nella quale sono raccolti alcuni saggi sulla storia della Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi. Leggere questi studi è come un viaggiare tra pergamene d’archivio e opere d’arte, tradizioni religiose e spartiti musicali, eventi storici e prospettive culturali.
A impreziosire il volume è lo spartito musicale dell’introito della Messa di Pasqua Resurrexi composto dal maestro Antonio Magarelli e dedicato a mons. Amato. Così si chiude la miscellanea, con un rimando al mistero della morte e risurrezione di Cristo, che don Mimmo ha sempre posto al centro della sua vita sacerdotale e della sua riflessione teologica, e che ora contempla in pienezza.
Questa raccolta di studi, grazie all’impegno dell’Arciconfraternita del Santissimo Sacramento – Monte di Pietà e Confidenze e di quanti vi hanno contribuito, è un’ulteriore occasione per la nostra Chiesa diocesana, e non solo, per far tesoro della grande testimonianza e riflessione di un sacerdote che ha vissuto per essa.

Giuseppe Germinario