Pubblichiamo la proposta educativa “Sui passi di don Tonino con i colori della pace” per ragazzi dell’Iniziazione cristiana e per vivere gli incontri formativi con i giovanissimi, giovani e adulti a cura dell’ AC diocesana, pensata in occasione del 30° anniversario del dies natalis di don Tonino Bello.
Dall’introduzione:
È sempre vivo l’incoraggiamento di Paolo VI, nel primo incontro nazionale per l’ACR, “Siate anche voi artigiani di pace, speranza di un futuro migliore, nella misura in cui già oggi vi impegnate per una vita non solo di rispetto, ma di autentica bontà verso tutti” (La pace nascerà: parola di ragazzi, 20 maggio 1978 – Roma, Aula Nervi) e vogliamo che questo messaggio sia ancora vivo nei nostri cuori e in quello di ciascun ragazzo. Per costruire la pace serve impegno e costanza, anche se le difficoltà non mancano. Esse non hanno mai frenato l’azione profetica di grandi testimoni di pace come don Tonino Bello. La pace non la si consegue se non con il sacrificio, la conoscenza della realtà, il coinvolgimento personale, il gesto umano, gratuito e solidaristico. Il Servo di Dio don Tonino, oggi come allora, rivolgerebbe a tutti, dai più piccoli ai più grandi, l’invito ad essere “artigiani di pace”, a promuovere questo valore nella vita di ogni giorno: a scuola, a lavoro, in famiglia, con gli amici, nelle comunità parrocchiali. Promuoverebbe la pace dal basso: gesti concreti di perdono, di accoglienza, di rispetto altrui. Nessuno dovrebbe sentirsi troppo piccolo e inutile in questo cammino, nessuno dovrebbe tirarsi fuori.
In occasione del 30° anniversario della nascita al cielo del Venerabile Antonio Bello (20 aprile 1993-2023), sarebbe bello che anche i ragazzi scoprano la sua figura da vicino, comprendano il significato delle sue parole e le custodiscano nel proprio cuore, per far sì che possa essere esempio di vita per ciascuno. I ragazzi si concentreranno sulla figura di don Tonino Bello, vero testimone di Pace, nella nostra diocesi e nel territorio nazionale e internazionale. Egli è sempre stato particolarmente sensibile ai temi della giustizia e della pace fin dai tempi del suo ministero in terra salentina. Già all’inizio del suo ministero episcopale nella diocesi di Molfetta si era mostrato attento al tema della pace. Culmine della sua testimonianza è stato l’incarico come presidente nazionale di Pax Christi ma soprattutto la sua posizione durante la Guerra del Golfo e la partecipazione attiva alla marcia dei 500 a Sarajevo, nonostante le sue critiche condizioni di salute.
Al seguente LINK è possibile scaricare il file PDF