A conclusione della processione nella festa della Madonna di Sovereto

Terlizzi, Saluto in piazza, 6 Agosto 2017
06-08-2017

Carissimi fedeli, fratelli e sorelle, autorità civili e militari, miei cari Terlizzesi residenti e venuti nella vostra e nostra città di origine per stringerci tutti intorno alla nostra amatissima Madre, la Madonna di Sovereto. Auguri di una Santa Festa! Abbiamo percorso le strade principali della Città per accogliere la nostra amata Regina. Abbiamo fissato i nostri sguardi nei suoi occhi, abbiamo presentato i nostri dolori, i nostri affanni, i nostri sogni, a Colei che intercede a nostro favore presso il suo diletto Figlio Gesù!
Ci sentiamo consolati, incoraggiati, amati ed accolti da Colei che più di ogni altra creatura conosce l’amore e il dolore!
Oltre alla Festa patronale, oggi, con la Chiesa, abbiamo celebrato la Solennità della Trasfigurazione di nostro Signore Gesù.
Maria, la nostra mamma celeste, certamente è fiera di sapere che anche i nostri volti somigliano al suo, così come ogni mamma è orgogliosa del proprio figlio. Ma la Santa Vergine sarebbe ancor più lieta se noi somigliassimo al suo amato figlio Gesù, se i nostri volti si configurassero sempre più a quello del Divin Maestro!
Ogni artista, sappiamo, prima di dipingere su una tela un panorama o un viso umano, fissa a lungo il suo oggetto.
Se realmente abbiamo contemplato il dolce sguardo di Maria, imprimiamolo nei nostri cuori!

A Cana di Galilea, Maria ha detto ai servi: “Fate ciò che Egli vi dirà” (Gv 2, 5).
Questa sera Lei ripete la medesima raccomandazione a ciascuno di noi!
Proviamo a chiederci: cosa ci comanderebbe il Signore, cosa desidererebbe che noi facessimo, quale ambito della nostra vita di uomini di Chiesa, della civica amministrazione, dell’ambito familiare sarebbe da consolidare, da migliorare, da rimettere in moto?
Non attendiamo domani, non deleghiamo e non passiamo la palla ad altri, ma giochiamola noi stessi, rischiando, investendo energie e tempo necessario.
Coraggio! Mi rivolgo a voi, carissimi amministratori della cosa pubblica, a voi genitori, a voi educatori: prendiamoci più a cuore i nostri giovani, i nostri adolescenti, gli anziani e coloro che hanno più fame di amore che di pane; più di compagnia che di giudizio; più di ascolto che di compassione!
Siamo nel cuore dell’Estate. Prepariamoci a vivere un nuovo anno pastorale alla luce del profondo ed illuminato magistero di Mons. Tonino Bello, del quale ci apprestiamo a celebrare il 25° anniversario della morte nel prossimo aprile!
La Vergine Santissima, la Madonna di Sovereto, San Michele Arcangelo e le anime buone dei nostri cari ci diano coraggio e sostegno!
A ciascuno di voi mi rivolgo con le medesime parole del Salmista: “Guardate a Lui e sarete raggianti” (Sal 33, 6)!
Sì, carissimi, in un mondo nebuloso, in cui le opere delle tenebre sembra vogliano sopraffare quelle della luce; in una società che vorrebbe far prevalere la legge del più astuto, del più furbo, del più forte…, dobbiamo favorire il sorgere dell’amore, della comunione, della tolleranza e della pacifica convivenza.
Esercitiamoci nelle opere di carità, di ottimismo e di generosità. Illuminiamo maggiormente il nostro mondo, con la luce delle nostre opere buone e della sincerità del nostro comportamento! Gareggiamo nel volerci bene!
Questa è la nostra sfida, questo è il mio augurio! VIVA MARIA, VIVA MARIA! Così sia!

+ don Mimmo Cornacchia, Vescovo