Carissimi fratelli nel sacerdozio e diaconi, con immensa gioia siamo qui, oggi, al termine di un anno ricco ed intenso di fatiche, gioie e dolori.
È trascorso un anno e mezzo dalla mia nomina a Vescovo di questa splendida Diocesi di Molfetta – Ruvo – Giovinazzo – Terlizzi. Dico solo grazie al Signore e a ciascuno di voi. Non sono solito tergiversare o dire una cosa per un’altra. Il mio cuore è sereno. Sono davvero soddisfatto e felice di essere tra voi.
Il dialogo, l’ascolto, la condivisione del pondus diei, che cerco di manifestare con tutti e ciascuno, mi fa stare in pace! Aiutatemi a servirvi meglio, ad essere un vero padre, amico e fratello per tutti.
Non sono l’incarnazione dell’infallibilità, dell’onniscienza e della sapienza, tuttavia con la vostra collaborazione ed affabilità, tutto sarà più facile e realizzabile. “Cento pensieri, una decisione”, però!
In genere non ho motivi per lamentarmi! Vi comprendo e vi ammiro.
Vorrei semplicemente sottolineare alcune cose, ma in modo fraterno e in nome della carità, che mai deve dissociarsi dalla verità:
- Dobbiamo vivere con un senso di maggiore responsabilità, competenza e sollecitudine gli impegni-incarichi affidatici (uffici, mansioni, ruoli, ministero, ascolto delle persone…);
- Vorrei che fossimo più ottimisti, più fiduciosi, più pronti a fare il primo passo verso il confratello che mi ha offeso o che ha mostrato indifferenza! “Non tramonti il sole sulla vostra ira”.
- Desidero che periodicamente ci incontriamo, magari anche senza un motivo esplicito.
- Sono contento, in genere, della partecipazione ai ritiri, agli appuntamenti for- mativi, ai momenti di dolore e di gioia di alcuni nostri confratelli. Qualcosa di più si può fare. Chiamiamoci gli uni gli altri!
- Vorrei che i nostri fedeli fossero tutti e sempre accolti con amorevolezza, con discrezione e signorilità. Essi sono nostri collaboratori, non da spremere per un tornaconto personale!
- Dobbiamo accettare e favorire la diversità di opinione tra noi, ma anche con i nostri laici.
- Dico grazie a tutti coloro che, comprendendo il carisma di discernimento che ha il Vescovo, hanno accettato con sacrificio, ma anche con gioia, la proposta di accettazione o di dimissione di qualche Credetemi, in ciò che faccio o chiedo, non c’è mai la pur minima intenzione di umiliare o di mortificare nessuno.
- Esorto tutti ad una vita spirituale più intensa e regolare: ritiri, preghiera, meditazione, confessione, Esercizi
- Spendiamo energie ed investiamo nella formazione dei laici (campi formati- vi, pellegrinaggi, ritiri, ecc.). Proponiamo a qualcun altro il pellegrinaggio a FATIMA (12 – 17 Luglio v.).
- Per quanto è possibile, sponte nostra, visitiamo i nostri sacerdoti anziani, ammalati, lontani…!
Auguri a tutti coloro che ricoprono un nuovo incarico. Pregate per me! Vi ringrazio e sappiate che vi voglio davvero bene!
P.S. Ho invitato Papa Francesco a Molfetta per il XXV dalla morte di Mons. Tonino Bello.
+ don Mimmo Cornacchia, Vescovo