Omelia nella messa di fine anno e canto del Te Deum

31-12-2020

Celebriamo l’Eucaristia per eccellenza, questa sera. “Eucaristia” vuol dire infatti, rendimento di grazie. A nome personale e dell’intera comunità ecclesiale e civile, vogliamo manifestare il nostro grazie al Signore, artefice primo ed ultimo delle cose che esistono. La vita, il tempo, il creato, tutto, tutto, è manifestazione dell’onnipotenza di Dio. “ Se siamo portatori di gratitudine, anche il mondo diventa migliore” (Papa Francesco, 30 dicembre 2020).

Certo, si chiude un anno assai difficile, denso di prove, di sofferenze e limitazioni d’ogni genere. Per noi, che per fortuna non abbiamo conosciuto direttamente le pagine oscure di una guerra, di carestia, di una dittatura, ecc., è costato molto doverci adeguare alla prova della pandemia del Covid-19, vero flagello dell’umanità. Quante lacrime, quanti lutti, quante limitazioni hanno toccato ed inciso ogni angolo della terra! Come il pubblicano al tempio (Lc 18, 13), non osiamo neppure elevare lo sguardo verso il Signore. Tuttavia, miei cari, tendiamo le nostre mani verso Dio, come gli occhi della serva sono rivolti alle mani della sua padrona (Sal 122, 2), che sola può soddisfare ogni sua richiesta. Tempus fugit ci ricordano i nostri antichi antenati. Diventiamo sì più adulti, ma dovremmo crescere anche nella sapienza, nella bontà e generosità. Dobbiamo poter vivere senza rimpianti e nostalgia del passato! Più che stare a lamentarci delle cose  che non abbiamo potuto ottenere o fare più, esprimiamo il nostro filiale ringraziamento al Signore e al prossimo, per quanto ci è stato offerto e garantito quotidianamente. Dopo ogni notte, è sorto sempre un nuovo giorno. Il passato è nelle mani di Dio, il futuro però, è (anche) nelle nostre mani! Il tempo dev’essere per noi, una nave, non una dimora. Con la grazia del Signore, con l’aiuto dei nostri cari, parenti, amici e governanti, riprendiamo con coraggio e fiducia la navigazione nel mare aperto di un nuovo anno! Con umiltà e costanza, ricominciamo il nostro cammino, come i pastori, che pieni della luce della capanna di Gesù, hanno rischiarato le loro case e i vari ambiti della loro vita!

Domani, 1° Gennaio, celebriamo la 54^ Giornata Mondiale della Pace, voluta da San Paolo VI. Per il nuovo Anno 2021, Papa Francesco ci ha indirizzato un bellissimo messaggio con il seguente tema: “La cultura della cura, via della Pace”. “La cultura autentica della nostra vita e delle nostre relazioni con la natura – dice il Papa – è inseparabile dalla fraternità, dalla giustizia e dalla fedeltà nei confronti degli altri” (n. 2).

Prendiamoci più cura gli uni degli altri e, il cielo sarà più luminoso; il peso della vita più leggero e, la strada della giustizia e dell’amore reciproco più spedita da percorrere.

Con Maria, sicura è la Via”. Sinceri ed affettuosi auguri a voi tutti, qui presenti e a voi che ci seguite via streaming!  Buon Anno 2021!