Pensiero omiletico ai funerali di Enzo de Cosmo

Cattedrale, 26 aprile 2016
26-04-2016

Nato a Molfetta il 28 Ottobre 1942, morto il 25 Aprile 2016 (a 74 anni). “Dobbiamo rispondere non tanto quando siamo pronti, ma quando siamo chiamati”.
Così egli scriveva nel 2002, ricordando i suoi 60 anni:
«Sessantanni sono tanti specie se sono stati vissuti intensamente ed in fretta! Ed io credo li abbia vissuti in fretta, senza accorgermene, ma riconoscendo, peraltro, che bisogna fermarsi e “rallentare” per riflettere, riconoscere i segni del tempo e della stanchezza, certamente quella fisica, per valutare insomma, come dover vivere, con quale intensità, il tempo che resta» (Enzo De Cosmo, Appunti di vita vissuta, 2002, Vivere In, 9).
Parlando della sua la futura moglie, Giovanna, scrive:
«Non mi vergogno nel testimoniare che nella nostra vita cristiana, specie gli appuntamenti frequenti con l’Eucaristia, costituivano la strada, il percorso più facile per raggiungere la meta prefissata» (Ivi 21).
Enzo de Cosmo, uomo, cristiano, servitore della Comunità: credo sia un esempio possibile da imitare.
Voglio pensare che Enzo ci dica chiaramente che più di quanto vivere, ci debba interessare come e perché vivere!
Realmente la nostra vita vale nella misura in cui è utile a qualcuno!

+ don Mimmo Cornacchia, Vescovo