Beato Nicola Paglia

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BEATO NICOLA PAGLIA

(Giovinazzo, 1197 – Perugia, 1256)

sacerdote domenicano

16 febbraio

 

«Vir religiosus et litteratus et graciosissimus predicator». È con queste parole – “uomo religioso, amante delle Scritture e autorevole predicatore” – che la “Chronica Ordinis”, posta in appendice alle “Vitae fratrum” di Gerardo di Frachet, descrive il Beato Nicola Paglia (festa liturgica il 16 febbraio).

 

diocesi di molfetta ruvo giovinazzo terlizzi - beato nicola pagliaIl Beato Nicola Paglia nacque alla fine del XII secolo da una nobile famiglia. Le principali informazioni biografiche ci vengono riferite dallo storiografo domenicano Tommaso Malvenda (1566-1628) che nell’opera “Annalium sacri Ordinis Praedicatorum Centuria Prima”, pubblicata a Napoli nel 1627, afferma di averle tratte da un antico manoscritto conservato presso il convento domenicano di Bitonto.

 

L’annalista domenicano Girolamo Albertucci de’ Borselli (1432-1497) afferma che, nell’agosto del 1220, Nicola di Giovinazzo, mentre si trovava a Padova per seguire gli studi giuridici, ricevette dallo stesso san Domenico l’abito religioso, durante il suo passaggio in quella città.

 

Al Paglia è attribuita la fondazione del primo insediamento domenicano a Trani e di altri conventi pugliesi e lucani, come quelli di Brindisi (1223), di Matera e Lucera (1233), ma tali notizie non hanno alcun fondamento documentario. Fra il 1229 e il 1230 Nicola Paglia fu eletto priore della Provincia Romana durante il capitolo provinciale tenutosi a Firenze.

 

Tra il 1232 e il 1233 fondò il convento di Arezzo e nello stesso periodo si occupò della fondazione del convento di san Domenico a Perugia, su richiesta di Giordano di Sassonia. Nel 1235 fra Nicola terminò il suo mandato di provinciale.

 

Sicuramente, seguendo l’esempio di san Domenico, rafforzò le virtù di umiltà e semplicità nella sua opera di infaticabile predicatore del Vangelo, pur ricoprendo ruoli importanti. Nel corso della sua missione si impegnò a divulgare l’importanza e la bellezza dello studio della Sacra Scrittura e promosse la compilazione delle concordanze bibliche, atte ad agevolare la lettura, lo studio e la meditazione del testo sacro.

 

Ricevette anche l’incarico, da parte del papa Gregorio IX, di organizzare la crociata in Terrasanta. Nella “Chronica Ordinis”, posta in appendice alle “Vitae fratrum” di Gerardo di Frachet, si attesta che nel 1255, anno del Capitolo provinciale di Napoli, il Paglia ricevette un secondo mandato come provinciale romano e si celebrano le sue virtù di letterato e autorevole predicatore «vir religiosus et litteratus et graciosissimus predicator», capace di coinvolgere numerosi giovani nell’annuncio della Parola.

 

Nella stessa fonte si afferma che il Paglia morì poco dopo, tra la fine del 1255 e gli inizi del 1256.

 

Le sue spoglie riposano nella basilica di san Domenico a Perugia.

 

Nel 1828 papa Leone XII confermò il suo culto e gli conferì il titolo di Beato.

 

 

 – Scheda a cura di Rosanna Carlucci –