Don Cosmo Azzollini

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DON COSMO AZZOLLINI

(Molfetta 1913 – 1966)

sacerdote

12 gennaio

 

Don Cosmo nasce a Molfetta il 12 settembre 1913 da Nicolò e Maddalena Salvemini, quartogenito di dieci figli, in via Margherita di Savoia, 33. Terminato il corso di studio elementare, durante la 7^ classe post-elementare manifesta ai genitori la sua vocazione sacerdotale; nonostante la rigida opposizione del padre, miscredente e anticlericale, nel 1927, a 14 anni, entra nel seminario vescovile di Molfetta.

 

Il 24 luglio 1937 viene consacrato sacerdote dal vescovo Achille Salvucci. Dopo l’ordinazione è incaricato come Padre Spirituale e professore di Lettere e disegno al Seminario vescovile e Assistente ecclesiastico della sezione maschile di Azione Cattolica “Pier Giorgio Frassati” presso la parrocchia S. Cuore di Gesù.

 

Il 1° ottobre 1938 si insedia nella parrocchia San Corrado (Duomo) come vice-parroco ed assistente di A.C. della Sezione Maschile “Saverio de Simone”, incarichi che mantiene sino al 1942, quando il Vescovo lo nomina Assistente diocesano della Gioventù maschile di Azione Cattolica (Giac).

 

In piena guerra mondiale e completamente privo di risorse finanziarie, il 14 maggio 1944 apre in via Tenente Fiorino 19 un oratorio per ragazzi e giovani intitolato a San Filippo Neri: c’è solo un piccolo cortile sterrato, una “suppigna” che funge da cappella e alcuni locali di palazzo Cappelluti. L’oratorio accoglie ragazzi di strada (sciuscià) e del vicino quartiere, che in pochi anni arrivano ad essere più di 500.
Vive da solo in un ammezzato, poveramente, offrendosi completamente alla vita oratoriana nascente. E questo stile di vita sacerdotale lo accompagnerà per tutta la vita.

 

Nel 1951, l’oratorio si trasferisce nell’attuale sede di via Mascagni, al rione Case Popolari, dove don Cosmo realizza, con sacrifici personali immani, un progetto “per l’educazione umana e cristiana della gioventù molfettese”, costruendo nel corso degli anni e a lotti, una serie di edifici, rimasti sempre al rustico, forniti di cappella, cinema-teatro, cortile per giochi, casa canonica ed infine una chiesa parrocchiale (quella attuale) che non avrebbe mai realizzato.
Nel 1958 compie un viaggio di tre mesi negli Stati Uniti e in Canada per raccogliere fondi per il suo oratorio.

 

Muore all’età di 53 anni il 12 gennaio 1966.

 

 

 – Scheda a cura del prof. Michele Zanna–