MONS. GIUSEPPE DE CORNAUTI

MONS. GIUSEPPE MASNINI DE CORNAUTI

(Blegioso, PV 1843 – Terlizzi 1902)

sacerdote e monsignore

dicembre

 

diocesi molfetta - ufficio cause santi - mons Santo Giuseppe Antonio Leopoldo Masnini De CornatiMonsignor Santo Giuseppe Antonio Leopoldo Masnini De Cornati nasce il 31 ottobre 1843 a Belgioioso, in provincia di Pavia.
Visse nella seconda metà del sec. XIX secolo, un periodo storicamente dovuto all’unità d’Italia, al crollo del potere papale, alle tensioni tra Stato e Chiesa e, non ultimo, ai difficili esiti della rivoluzione industriale (condizioni di miseria del proletariato).

 

Direttore dell’oratorio di San Dalmazio
Monsignor Masnini avvertì le problematiche del suo tempo e si impegnò a dare il suo contributo per risolverle.
Già da seminarista, intorno ai 17 anni, fu nominato direttore dell’Oratorio di San Dalmazio e Maestro Direttore della Pia Casa d’Industria e di Ricovero, a Pavia, il cui scopo era quello di accogliere i ragazzi poveri e di provvedere alla loro istruzione elementare.
Da alcuni scritti che egli ha inviato e ricevuto da questi giovani, nei periodi in cui si assentava, emergono le esortazioni continue al bene, al rispetto dei superiori, all’amore verso Dio, la Vergine Maria, San Giuseppe e tutti i Santi, in particolare verso San Luigi.
Il 19 gennaio 1868 fu ordinato sacerdote a Milano.
Si trasferì subito dopo nella Diocesi di Casal Monferrato, dove già dal 1867 risultava essere segretario del Vescovo Mons. Pietro Maria Ferré, e anche Procuratore Generale, Cancelliere e Delegato vescovile.

 

Il rapporto con don Bosco
A Casal Monferrato, senza trascurare i molteplici impegni, fondò un piccolo seminario, incoraggiato da Papa Pio IX, poiché la Diocesi ne era priva. È questa un’altra opera che gli starà sempre a cuore: l’apertura dei seminari, soprattutto per coloro che avevano poche risorse economiche per attendere a tali studi.
Sempre a questo periodo, tra il 1870 e il 1880, è datato un carteggio fra Mons. Masnini e Don Bosco. Avendo entrambi a cuore l’educazione della gioventù, Don Bosco lo interpellava, in qualche circostanza, affinché lo aiutasse a risolvere alcune situazioni problematiche. In una lettera che Don Bosco gli invia da Vignale, tra le altre cose, gli ricorda una frase da lui detta: “Se io restassi sciolto dall’attuale ufficio volo tosto tra i salesiani. Così disse più volte. Ora quando viene? La sua camera è preparata […]».
Questo scritto rivela che Mons. Masnini oltre alla vocazione al sacerdozio, cui aveva già aderito, avvertiva la chiamata ad una vita di consacrazione e meditava, tra i molteplici impegni, la possibilità di aderirvi in un Istituto affine alla sua spiritualità.diocesi molfetta - ufficio cause santi - mons Santo Giuseppe Antonio Leopoldo Masnini De Cornati

 

Il Collegio Nazareno
Nel 1883 fu invitato a Piacenza dal Vescovo e amico, Mons. Giovanni Battista Scalabrini, per aprire un Collegio-convitto per la formazione dei chierici poveri: era il Collegio Nazareno (chiamato poi, dai suoi ex-alunni, “Istituto Masnini”).
Lo scopo di tale formazione era quello di favorire le vocazioni ecclesiastiche, aiutando coloro che erano sprovvisti di mezzi.
Nel Convitto gli alunni trovavano educazione ed assistenza agli studi.

 

Le Ancelle del Santuario
Mons. Masnini ebbe anche l’intuizione di fondare una famiglia religiosa che lo affiancasse nella sua opera.
Istituì, pertanto, le “Ancelle del Santuario figlie di adorazione e di lavoro per assomigliare allo sposo Gesù”. Egli volle che esse, come Gesù, fossero in atteggiamento continuo di preghiera sia nei momenti in cui si può vivere in più intima unione con Dio, sia in quelli da trascorrere in diretto rapporto con i figli di Dio.
La Congregazione delle “Ancelle del Santuario” celebrò la prima vestizione religiosa a Piacenza il 20 ottobre 1884. Il carisma dell’Istituto è «vivere l’amore di Dio ad imitazione di Maria Santissima prima Ancella e Madre della Chiesa, con la preghiera ed il lavoro in umile servizio verso i fratelli, attraverso l’educazione della gioventù l’assistenza agli ammalati ed agli anziani».

 

diocesi molfetta - ufficio cause santi - mons Santo Giuseppe Antonio Leopoldo Masnini De CornatiIn Puglia, a Barletta e Terlizzi
Nel 1891, lasciata la direzione del Collegio-Convitto piacentino, Mons. Masnini, coadiuvato dalle suore da lui fondate, apre un piccolo Collegio ecclesiastico, per chierici poveri, a Borgo San Donnino (attuale Fidenza).
Nel 1893, sempre insieme alle sue figlie spirituali, si occupa anche del seminario di Barletta che rischiava di essere chiuso per mancanza di fondi.
Nel 1895 condusse a Terlizzi un gruppo di Ancelle del Santuario, per la direzione e conduzione dell’Asilo di mendicità “De Napoli”, ospitati, per un primo periodo, nell’ex convento dei cappuccini.

 

L’amore per i poveri e il processo
Nel 1898, in occasione dell’ordinazione presbiterale del nipote Don Luigi Masnini, Mons. Masnini scrisse e pubblicò un opuscolo in cui mostrava al nipote la difficile situazione sociale in cui versava la popolazione e quali fosseroi doveri del sacerdote: «Il prete stringa affettuosamente la mano incallita dell’operaio, prenda a cuore la sua salute, il suo lavoro, lo visiti infermo – si legge in un passaggio del libro -. […] l’opera del sacerdote è opera eminentemente di conciliazione, di pace, di carità, di giustizia […]».
L’opuscolo, intitolato “Prete e Proletario”, gli costò l’accusa di essere un sovversivo, ma il processo si concluse con la sua assoluzione.

 

Mons. Masnini morì a Terlizzi (Ba), il 4 dicembre 1902.

 


Fonti (testo e foto):
▪  Sito delle “Ancelle del Santuario”