Venerabile Emanuele Ribera

diocesi molfetta ruvo giovinazzo terlizzi - ufficio cause santi - santità Venerabile Emanuele Ribera (4)

VENERABILE EMANUELE RIBERA

(Molfetta 1811– Napoli 1874)

sacerdote e padre redentorista

8 novembre

 

diocesi molfetta - cause santi - venerabile padre emanuele riberaEmmanuele Ribera nacque da nobile famiglia a Molfetta l’8 marzo 1811. Dopo una prima esperienza nel seminario diocesano, a 19 anni entrò tra i Redentoristi, a Ciorani (SA), casa Madre dell’Istituto. Emise i voti come Redentorista a Ciorani il 26 maggio 1831, partendo poi per Deliceto (FG) e Pagani (SA), per gli studi filosofici e teologici. Fu ordinato sacerdote a Nocera Inferiore il 14 marzo 1835.
Presto iniziò il suo apostolato con la cura spirituale degli uomini della Congrega di Sant’Alfonso in Pagani. Passò successivamente, per varie predicazioni e missioni, da Nocera Inferiore a Molfetta, a Montecorvino, a Cava dei Tirreni, a Salerno, Gragnano, Amalfi.
Assistendo i colerosi del 1836 in Pagani, riportò un grave e prolungato morbo che interruppe il suo apostolato. I Superiori lo richiamarono subito dalla fatica delle missioni, e lo destinarono alla cura dei novizi, per sei anni: poi gli affidarono la cura delle anime nella Chiesa di Sant’Antonio a Tarsia, in Napoli.

 

Nella chiesa di Tarsia, per 12 anni Padre Ribera esercitò la silenziosa missione della direzione spirituale del clero e di quanti accorrevano a lui, particolarmente dei giovani. Scriveva a un confratello: «Mi è toccato, senza volerlo essere, l’apostolo della benedetta gioventù. I soli chierici e seminaristi arrivano a novecento».
Era stimato come direttore spirituale, fortemente illuminato dallo Spirito Santo, e il suo confessionale, a casa o in missione, non mancava mai di attirare folle di penitenti. Molti uomini, anche autorevoli per dignità o santità, non esitavano a consultarlo e dichiaravano senza mezzi termini che nessuno gli era pari nella direzione delle anime.
Espletò per due volte il compito di Maestro dei Novizi.
Fu zelante nel promuovere la buona lettura e si impegnò per risvegliare l’interesse per gli scritti spirituali del Venerabile Gennaro Sarnelli. Dagli autori, scrittori, editori e tipografi napoletani procurò stampe, richiese pubblicazioni nuove e traduzioni, anzi curò ristampe.

 

La soppressione degli istituti religiosi nel 1860 l’obbligò a risiedere in compagnia di un confratello, in abitazione privata, in via delle Pigne (ora Piazza Cavour) a Napoli. E proprio in quel momento, il suo apostolato nella Città partenopea era più che mai necessario.
Nel 1867 gli fece visita l’avvocato Bartolo Longo, per il quale ebbe parole profetiche: «Verrà giorno in cui i laici saranno capi delle missioni religiose e conserveranno la fede nelle famiglie. Il Signore vuole da te grandi opere».

 

Ebbe modo di tenere prediche quaresimali e ritiri spirituali, di visitare i monasteri e formare gli aspiranti al sacerdozio. Tutti si chiedevano stupiti come egli, solo e malato di broncopolmonite da quasi 32 anni, potesse assolvere a tanti compiti e guidare nello stesso tempo persone tanto diverse. Ma Emanuele, pensando solo alla salvezza delle anime, trovò la via per fare ciò che altri non osavano neppure tentare.

 

diocesi molfetta - cause santi - venerabile padre emanuele ribera Morì a Napoli l’8 novembre 1874.
Il 29 ottobre 1914 la Curia arcivescovile di Napoli, fatta ricognizione canonica dei resti mortali, ne autorizzava la tumulazione nella Chiesa di Sant’Antonio e Sant’Alfonso a Tarsia. I suoi numerosi discepoli spirituali ebbero così modo di farvi costante pellegrinaggio, rimeditando gli insegnamenti del padre.
La causa della sua beatificazione fu introdotta a Roma nel 1925.
Il 5 marzo 2017, per urgenti motivi di sicurezza, i resti di Padre Ribera sono stati tumulati nella Chiesa della Santissima Trinità in Ciorani.

 

 

PREGHIERA PER LA BEATIFICAZIONE

 

O Padre, fonte di ogni santità, con il tuo Spirito hai illuminato e sostenuto padre Emanuele Ribera nello zelo apostolico e nel cammino verso la perfezione. Concedici di coltivare sul suo esempio il desiderio della santità, e di promuovere la vocazione battesimale dei laici al servizio del tuo Regno. A maggior gloria tua, ascolta la supplica che ti rivolgiamo nelle nostre difficoltà, e donaci la gioia di vedere elevato all’onore degli altari il padre Emanuele. Per Cristo nostro Signore. Amen Mostra meno