​Raccolta di eccedenze alimentari. Parte la nuova iniziativa di Ruvo Solidale

Ogni giovedì e ogni sabato

Sono quattro, hanno una pettorina bianca con il logo di Ruvo solidale, si muovono in bicicletta e, dopo qualche giorno di prova, da questa settimana, ogni giovedì e ogni sabato sarà possibile vederli girare per i negozi della città poco prima dell'orario di chiusura per raccogliere le eccedenze alimentari e distribuirle ai cittadini in difficoltà. Sono i volontari di Ruvo Solidale, la rete di associazioni promossa dall'Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Ruvo di Puglia.
La sperimentazione della settimana scorsa ha dato buoni risultati: tra gli alimenti raccolti, quelli deperibili vengono utilizzati per i pasti della mensa sociale, mentre quelli più a lunga conservazione vengono distribuiti presso il centro cittadino della Caritas.
Non è la prima volta che a Ruvo viene praticata la raccolta delle eccedenze alimentari, ma sicuramente nuove sono le modalità di organizzazione e di realizzazione di questo intervento: Ruvo Solidale infatti, vede lavorare insieme Amministrazione Comunale, associazioni del terzo settore specializzate nel contrasto alla povertà (la Caritas e l'Istituto Sacro Cuore, con la recente istituzione del ristorante solidale), attività commerciali (tramite Ascom-Confcommercio), ma anche quelle persone che spesso a queste realtà si rivolgono per chiedere un aiuto.
In questi giorni sarà effettuato anche il ritiro dei prodotti raccolti presso sanitarie, giocherie e cartolibreria: colori, quaderni, giochi, pannolini e prodotti per bambini, frutto della generosità di clienti e commercianti ruvesi.
Posticipato, invece, il ritiro dei Boccacci della Solidarietà presenti in numerose attività commerciali e  previsto per fine febbraio. Constatata l'esiguità delle donazioni finora raccolte, durante l'ultimo incontro della rete di Ruvo Solidale si è deciso di dare la possibilità ai ruvesi di esprimere ancora la loro generosità per dare un contributo più congruo.
“In questo periodo – spiega la vicesindaca con delega alle politiche sociali, Monica Montaruli – lo spettro della povertà assume sempre più spesso sembianze insospettate: accanto ai “poveri veri” (situazioni di grave e conclamata indigenza), aumenta sempre di più la schiera di chi non mostra segni visibili di deprivazione: storie di disoccupazione duratura, di problemi di salute reiterati, di perdita di lavoro improvvisa, di crisi familiari devastanti. Attraverso le nostre attestazioni di fiducia, consentiamo di fatto, anche a questi “nuovi poveri”, che per loro cultura e per loro storia non sono abituati a chiedere, di superare la vergogna e di disporsi a ricevere senza la soggezione di chi viene giudicato scansafatiche o parassita. Per contrastare il difficile periodo economico e sociale che stiamo attraversando dobbiamo dunque innanzitutto capovolgere i nostri punti di vista”.
 
Luca Basso