Andate in tutto il mondo

di Simona de Leo

“Il Vangelo proclamato questa sera sia da te annunziato con la parola e con la vita, nella diocesi di Marsabit, perché si apra a tutti il mistero di Cristo e della Chiesa.” 
Con queste parole, don Mimmo Amato ha affidato a don Paolo Malerba il mandato come fidei donum in Kenya, durante la celebrazione eucaristica del 6 settembre, presieduta a Santa Maria di Sovereto in Terlizzi. L’omelia è stata l’occasione per ricordare, ai numerosissimi fedeli riuniti, che don Paolo ha maturato il desiderio di essere missionario già da moltissimi anni, sin da quando era seminarista. Infatti, don Mimmo ricorda la sua richiesta di accompagnare il vescovo in occasione di una visita pastorale in Argentina nel lontano 2002, animato dal forte desiderio di vivere l’esperienza missionaria, seppur per breve tempo. Il vescovo consigliò al giovanissimo sacerdote di attendere e di formarsi bene. L’impegno pastorale sul territorio, gli studi teologici, l’esperienza pregressa come missionario comboniano e la conoscenza delle lingue, fanno di lui un sacerdote ormai pronto e maturo. Non lascia la nostra diocesi, ma continua ad essere nostro presbitero pur svolgendo il suo ministero altrove. Accompagnarlo con la preghiera, col sostegno e con il continuo scambio di informazioni sarà l’impegno della comunità e dell’intera diocesi.
Essere missionario in Africa non è un compito semplice. Pur essendo cresciuta sotto alcuni aspetti, bisogna ricordare che vi sono posti dove la Parola di Dio non è mai stata ascoltata. Ed è lì che don Paolo andrà ad annunciare il Vangelo. Parlerà di Gesù anche in situazioni di impensabile povertà. Il suo compito principale sarà quello di portare una parola di speranza a popolazioni smarrite, a cuori confusi, proprio come ha fatto durante il suo impegno pastorale nella diocesi in questi quattro anni. Compito di un fidei donum non è certo quello di portare la propria cultura o di battersi per i propri ideali, compito del missionario è portare la parola di Dio tra la gente che ancora non la conosce. “Andate in tutto il mondo e annunciate il Vangelo”. La chiesa si fa universale attraverso l’impegno missionario e traduce in azione le parole di Gesù.
Don Paolo si fa carico di una grande responsabilità e come simbolo di assunzione piena dei doveri che deriveranno dal suo incarico, gli viene consegnato un crocifisso perché annunci Cristo e Cristo crocifisso al popolo di Marsabit, insieme alla speranza e alla fiducia. Don Mimmo impone la benedizione a don Paolo ricordando che sarà per lui l’accompagnamento quotidiano di Dio nella sua missione. E in piena tradizione africana don Paolo chiede ai fedeli presenti di imporre simbolicamente le mani su di lui e sui sacerdoti presenti perché anche il popolo di Dio possa accompagnarlo nel suo delicato compito.