Comunità CASA don Tonino Bello un nuovo inizio

Editoriale n. 41 del 16 dicembre 2018

“Vorrei ringraziarvi ad uno ad uno, vorrei guardarvi negli occhi, abbracciarvi e dirvi Ti voglio bene”. Queste sono le parole di don Tonino. Io dico a tutti voi grazie di essere qui: la vostra presenza ci dà la percezione di quanti ci siamo lasciati contagiare dal suo Sogno. Le vostre azioni, il servizio di voi tutti è prezioso e fondamentale per la vita della Comunità.
L’idea di un uomo che non aspettava il calar della sera per sognare, sta facendo i conti con la realtà dei nostri tempi: oggi è un giorno speciale. Perché il progetto di don Tonino, grazie alla volontà e determinazione del nostro Vescovo S.E. Don Mimmo Cornacchia e del Consiglio direttivo della C.A.S.A., non solo continua ad esistere, ma si fa più grande, diventando ancora più ardito. Don Tonino diceva “non siamo fatti per sonni tranquilli, ma per sogni audaci”. Da domani questa C.A.S.A., pur conservando la sua originaria vocazione di accoglienza dei tossicodipendenti con i confermati 17 posti letto, accoglierà anche persone affette dalla dipendenza della ludopatia per la quale sono previsti altri 5 posti letto, nonché un centro crisi da 6 posti letto, per accogliere tossicodipendenti ed alcolisti in astinenza.
Per forte convinzione del Consiglio di Amministrazione e di S.E. don Mimmo Cornacchia, abbiamo scelto di percorrere la strada dell’ammodernamento insieme alla Comunità Oasi2 San Francesco Onlus di Trani perché è il soggetto che offre rassicuranti garanzie per i dipendenti e scenari di alta professionalità. All’interno di una rosa di soggetti selezionati, abbiamo scelto Oasi2 perché abbiamo colto sin da subito la loro vicinanza agli obiettivi di solidarietà ed accoglienza che vanno addirittura oltre quelli della Comunità CASA, soddisfacendo altri bisogni, quali quelli degli immigrati, dei minori, degli anziani e dei disabili. Ci è piaciuta poi, nel progetto che ci è stato presentato, la determinata volontà di rendere la nostra comunità un centro di eccellenza nazionale per il trattamento e la ricerca sulla ludopatia.
Mi preme sottolineare che non stiamo annunciando il passaggio ad OASI2, ma con OASI2, perché l’Associazione CASA, fondata da don Tonino proprio l’8 dicembre di 34 anni fa, continuerà a svolgere il suo ruolo di punto di riferimento per le persone in difficoltà, a custodire e rinverdire il ricordo di un uomo che ha cambiato il senso della vita a tanti.
Giuridicamente, il rapporto fra la nostra Associazione C.A.S.A. e Oasi2 si baserà su un contratto di affitto di ramo di azienda, oneroso; ma moralmente il rapporto si fonderà sulla comunione di intenti, quelli che il Fondatore ha voluto scolpire nell’acronimo C.A.S.A.: Accoglienza-Solidarietà-Amicizia.
Appuntamenti importanti, come la celebrazione della Santa Messa la domenica, la Via Crucis nel bosco, questa festa di Anniversario che cade non a caso nel giorno dedicato a Maria, tanto caro a don Tonino, continueranno a far risuonare questo luogo della sua parola.
Nelle mani di Oasi2 stiamo affidando la gestione terapeutica che, grazie all’indiscussa professionalità, la porterà ai livelli di eccellenza di cui più nel dettaglio vi parlerà il presidente del Consiglio di Amministrazione di Oasi2, dott. Giampiero Losapio (vedi articolo pag. 5, ndr).
Non vogliamo anticipare il futuro della nostra Associazione, ma possiamo annunciare che stiamo andando verso progetti che porteranno il desiderio di accoglienza di don Tonino ancora più lontano, ma soprattutto restituiranno al Fondatore gli sforzi ed i sacrifici fatti.
Sento il dovere oggi di ringraziare la Diocesi che in quest’ultimo periodo è stata al nostro fianco; ci ha sostenuto come non mai. A novembre 2017, scaduto il termine trentennale dell’usufrutto, per volontà del nostro Fondatore, questi importanti immobili e la tenuta che li circonda sono diventati di piena proprietà della Diocesi. La Diocesi non ha mai messo in discussione la loro destinazione, spazzando via tutti i timori che ci avevano attanagliato negli anni precedenti la scadenza trentennale. Infatti la Diocesi ha concesso gli immobili alla nostra Associazione in comodato d’uso gratuito; senza quest’atto, il sogno di don Tonino sarebbe diventato di difficile realizzazione.
In questo particolare momento storico, in cui la Regione è intervenuta con più stringenti norme in fatto di regolamentazione dell’organico e di requisiti sulle strutture, la Diocesi ha sostenuto le consistenti spese di ristrutturazione (nell’ordine di 350mila Euro); senza questo intervento il rischio di chiusura della nostra comunità sarebbe diventato concreto.
In questa giornata di festa sento di ringraziare le colonne preziose su cui questa CASA è poggiata, per il loro servizio prezioso, gratuito, silenzioso e generoso. Istituzioni, benefattori, associati, volontari, dipendenti, religiosi, che, a vario titolo, hanno creduto e/o continuano a credere in questo sogno: questo non è un ringraziamento per una fine, ma per un nuovo inizio che vi vede e vedrà sempre coinvolti e partecipativi.
Ma permettetemi di esprimere profonda gratitudine al nostro Vescovo, capo della Chiesa locale, perché sin dal primo momento ha creduto in quest’opera e si è speso affinché continuasse e venisse rilanciata. A lui che, onorandoci, ha scelto di annunciare qui la sua Prima Visita pastorale e il suo imminente viaggio in Kenya, va il mio personale augurio di buen cammino… “perché anziché stare seduti, abbarbicati alle nostre comodità, scegliamo l’incedere insicuro su sentieri sconnessi andando incontro al Signore ascoltando l’Altro.”
Vorrei concludere questo intervento con le parole che Papa Francesco ha pronunciato sabato scorso, in occasione della visita della nostra Diocesi a Roma, in risposta al Suo graditissimo viaggio qui in Puglia: “Siate felici, perché chi è triste vede solo il lato oscuro della vita e si lascia avvolgere da ombre scure. Rallegratevi, perché chi crede in Gesù non può essere triste. Non rattristatevi: porterete così il Tesoro della Gioia di Dio al povero”.