Urrà è una tipica esclamazione di esultanza, ma per noi, in questo momento storico, assume anche il significato di un grido liberatorio per metterci definitivamente alle spalle il brutto momento trascorso, un incitamento per ritrovare il coraggio e la fiducia di un tempo.
Dopo il difficile periodo di restrizioni a causa della pandemia da Covid, durante il quale abbiamo vissuto come sospesi e un po’ paralizzati dall’incertezza per il futuro, finalmente, a poco a poco, ci stiamo riappropriando dei nostri spazi e dei modi di vivere abituali.
Anche le parrocchie, un tempo produttive fucine di esperienze umane e spiritualità, hanno dovuto fare i conti con le limitazioni per contenere il diffondersi del virus, sospendendo e riducendo le proprie attività. Ne ha fatto le spese anche il tanto amato ed atteso appuntamento con l’oratorio estivo di inizio giugno, che purtroppo l’anno scorso è stato soppresso. Quest’anno potendo contare su una maggiore libertà, l’oratorio estivo intitolato “Hurrà”, si è svolto regolarmente dall’8 giugno al 9 luglio, avendo come filo conduttore il gioco, inteso nel suo aspetto ludico, ma anche in quello più impegnato e creativo. Le varie attività e i giochi si sono svolti sia sfruttando gli spazi attrezzati per lo sport e gli ambienti della parrocchia, che in esterna, con visite guidate a luoghi di interesse artistico/culturali e a siti naturalistici locali.
Attraverso il gioco e il sano divertimento, grandi e piccoli hanno riscoperto il valore della comunità e il lato educativo del gioco visto come “allenamento alla vita”. Nel corso delle quattro intense settimane, i ragazzi guidati dall’instancabile parroco don Angelo Mazzone, affiancato dall’onnipresente Leonardo Andriani e dalle encomiabili animatrici ed animatori, hanno dato vita ad un’incalzante sequenza di eventi che hanno entusiasmato ed offerto momenti di serenità e gioia a tutti. Tra le molteplici attività svolte, al di là del gioco stesso, hanno riscosso particolare consenso le uscite fuori dai confini della parrocchia, soprattutto per il loro valore educativo ed istruttivo. Infatti, avvalendoci di una professionista del teatro, di un abile giocoliere e di qualificate guide, i nostri bambini e ragazzi hanno potuto sperimentare in prima persona un’esperienza di recitazione, visitato l’oasi naturalistica di Lama Martina e scoperto i segreti della giocoleria. Con la caccia al tesoro e la biciclettata lungo le vie del quartiere, hanno approfondito la conoscenza del territorio circostante, mentre con la visita al museo diocesano, hanno compreso il valore dell’arte e l’importanza delle opere del passato e del materiale archeologico. Infine, incontrando un gruppo di anziani della parrocchia, hanno potuto condividere esperienze di gioco ormai desuete o dimenticate, riscoprendo ed apprezzando la genuinità e la creatività del modo di divertirsi dei nonni quando avevano la loro età.
Al termine di questa esaltante avventura, non ci resta che ringraziare tutti i protagonisti: in cima alla lista ci sono i bambini e i ragazzi stessi, che con la loro energia ed entusiasmo hanno reso questa esperienza indimenticabile; poi vogliamo dire grazie ai loro genitori per la fiducia riposta nella comunità della Madonna della Pace e nel suo pastore; in conclusione, nel salutarci e darci appuntamento all’anno prossimo, non possiamo non esprimere la nostra gratitudine e l’apprezzamento per coloro che con premurosa cura, impegno e abnegazione ci hanno regalato impagabili momenti di spensieratezza e reso felici i nostri bambini: don Angelo, Leonardo e i cari amici animatori…. Hip hip Urrà!
di Pasqua Chiarella e Francesca Minervini
