Intimidazioni anche al Sindaco di Terlizzi Ninni Gemmato

di Simona de Leo

«Terlizzi è una comunità sana, sanissima e non merita alcuna etichetta per l’atto intimidatorio inflittomi».
Il Sindaco di Terlizzi, Ninni Gemmato, ha convocato nel pomeriggio di oggi, 7 marzo 2017, una conferenza stampa per divulgare in modo ufficiale quanto accaduto nel suo ufficio, sito in Via Balbo, nella odierna mattina. Motivo della conferenza è proprio l’evento intimidatorio, che diventa occasione per lanciare un forte messaggio da parte delle Istituzioni e della comunità.
Alla porta dell’ufficio del Sindaco è stato attaccato un proiettile con del semplice nastro adesivo. Qualunque sia la provenienza del proiettile, si tratta senz’altro di un tentativo di intimidazione, ma Sindaco e Giunta dichiarano di voler andare avanti nonostante tutto, perché certi di avere la solidarietà di tutta la comunità, vera forza di ogni Amministrazione. 
Sconosciuto l’autore del gesto fino a questo momento. Le prove e i video sono nelle mani dei Carabinieri che stanno svolgendo le indagini. La risposta delle istituzioni è ferma e decisa e si esclude qualsiasi influenza malavitosa, pertanto potrebbe trattarsi anche del gesto di uno scellerato.
Nella serata di ieri sera, sulla scrivania del Sindaco era stata fatta arrivare la fotocopia in A4 di un proiettile, forse come avvertimento per l’episodio più grave che si è manifestato questa mattina. La denuncia, del secondo evento è stata subito formalizzata insieme all’invito alla comunità a non risentire negativamente del gesto. Gli uffici comunali, luogo dell’accaduto, a causa della loro dislocazione e destinazione non sono frequentatissimi dal pubblico, tuttavia sono liberamente accessibili.
Voler ricercare il motivo del gesto non è semplice e la calda situazione del riordino ospedaliero non può certamente essere considerata una delle motivazioni, dal momento che non è il primo cittadino ad essere responsabile delle decisioni in materia di sanità pubblica. Gemmato sottolinea che il ruolo di primo cittadino è ormai sovraccaricato di aspettative e responsabilità, per cui può capitare di disattendere e creare malumore. Infatti, l’episodio in questione diventa opportunità per riflettere sul mandato e sull’operato di questi anni: «Ho riesaminato il mio comportamento e credo di aver agito, con la Giunta, nella massima trasparenza, di aver la coscienza a posto; ho fatto quello che potevo, certamente c’è una parte della città che può non condividere». Situazioni del genere svegliano la coscienza civile e anche se la paura c’è, deve essere superata, bisogna reagire con coraggio e fermezza.
La comunità sta dando dimostrazione di essere coesa. La dialettica pacata e concreta deve essere il principio su cui basare il confronto. Gli amministratori hanno il compito di lanciare messaggi positivi alla comunità. Nei cinque anni di amministrazione non si sono mai verificati momenti del genere, per cui alla domanda come mai proprio in questo periodo di campagna elettorale, il Sindaco ha difficoltà a rispondere. Quanto accaduto non deve gettare negatività sulla città, ma al contrario si chiede la massima luce sui fatti. La nostra comunità non deve essere sfigurata e non merita marchi a causa di un episodio del genere.
La comunità si gioverà di questa esperienza perché tali episodi possono generare reazioni positive. In questa settimana anche il Sindaco di Ruvo, Dott. Pasquale Chieco, è stato al centro di un atto intimidatorio, ma secondo Gemmato si tratta di atti disconnessi che hanno come trait d’union la difficoltà dell’essere Sindaco nel mondo d’oggi. L’ Assessore alla Legalità, Paolo Malerba, come componente della Giunta esprime incondizionata solidarietà al Sindaco considerando l'atto intimidatorio come rivolto a tutta la giunta stessa.
Il Vescovo Domenico Cornacchia e l’intera Comunità diocesana esprimono solidarietà piena al sindaco di Terlizzi e, augurando che venga presto fatta luce sull’evento, rinnovano l’invito a tutte le forze politiche, sociali, culturali e religiose, ad incrementare il comune impegno di educazione alla legalità e rispetto delle Istituzioni.