La parrocchia Immacolata presenta il musical “Forza Venite gente”

Sabato 1 luglio 2017

Carissimo settimanale Luce e Vita, cogliamo l’occasione dell’attenzione che riservi alle nostre realtà ecclesiali e vogliamo approfittare dei tuoi spazi per comunicarti un percorso di catechesi che ci ha visti impegnati questo anno sulla poliedrica e profonda personalità di Francesco d’Assisi. Vivremo un momento forte il prossimo sabato 1 luglio, presso l’anfiteatro di Ponente, con la messa in scena del famoso musical di Paolicelli “Forza Venite Gente”. 
Francesco si misura sempre di più nella sua vita con quello che gli appare come una enormità: Gesù si è interessato a lui, piccolo essere umano non innocente, ha preso a cuore la sua situazione, ha deciso di aiutarlo, lo ha colmato di felicità.
Non il Gesù senza spessore corporeo, fuori dello spazio e del tempo della iconografia della scuola bizantina, ma un Gesù a cui, senza nulla togliere alla sua maestà di Salvatore Divino, viene nuovamente riconosciuta la piena, concretissima umanità, e che dunque può essere amato umanissimamante. Prima conseguenza fu riparare la chiesetta di s. Damiano. Per Francesco la fede nella presenza di Gesù nell’Eucaristia è così viva che nel Testamento scriverà: “Dell’Altissimo Figlio di Dio nient’altro io vedo corporalmente, in questo mondo, se non il santissimo corpo e il sangue suo” (FF 113).
La seconda conseguenza fu un rapporto del tutto nuovo e singolare che Francesco stabilì con i Vangeli. Li prese a leggere con occhi e interesse nuovi: parlavano di Gesù, contenevano le parole di Gesù. Per questo andavano letti con la massima cura e con l’unica preoccupazione di capirli bene e di metterli subito in pratica, senza la mediazione di alcun commento, senza timore delle conseguenze. Questa lettura “semplice”, persino “semplicistica” dei Vangeli divenne una caratteristica assolutamente fondamentale dell’esistenza di Francesco.
Vogliamo aiutarci e aiutare le persone che incrociamo nei nostri percorsi – e nel nostro quartiere spesso così problematico – a ritornare ad un amore “umano cioè concreto” per Gesù, né astratto e bigotto o solo devozionistico. Ritornare al Vangelo che dà forma alla nostra vita. Questa esperienza ci spinge a domandarci appunto: che forma voglio dare alla mia esperienza concreta di tutti i giorni?