La fede esigenza primaria dell’uomo. All’inizio dell’omelia, l’arcivescovo ha ricordato brevemente la storia del martirio di San Lorenzo che ‘fu ucciso dall’Imperatore Valeriano’ che ‘voleva rapinare la Chiesa dei beni che servivano alla sua missione e al sostengo dei poveri’ ma, siccome ‘Lorenzo non li consegnò, per questo fu bruciato vivo’. L’imperatore pensava di aver posto fine alla questione ma, dal martirio di San Lorenzo, ‘nacquero nuovi cristiani, e la fede crebbe in bellezza e forza’. ‘Sempre, nei secoli ‘ ha proseguito il porporato ‘ quando la persecuzione si scatena contro la Chiesa, sia in modi brutali e manifesti, sia in forma di lusinghe sorridenti, e la fede sembra destinata a soccombere, in realtà essa vive. Pur nella clandestinità, la linfa del Vangelo ha irrigato le anime, e anche oggi, in diverse parti del mondo, i cristiani sono perseguitati e uccisi in spregio di quella libertà religiosa che pur viene proclamata nelle carte internazionali e nei consessi dei Popoli’. Questo perché la fede ‘è esigenza primaria della dignità dell’uomo e pietra angolare nell’edificio dei diritti umani’.
La Chiesa al servizio dell’uomo. Ma perché continuano le persecuzioni, ha domandato il porporato. Forse perché ‘i cristiani sono pericolosi alla società civile, oppure perché la loro visione religiosa costituisce un ostacolo o, peggio, un pericolo per la collettività che oggi è multiforme e policulturale?’. Per rispondere basta considerare ‘duemila anni di storia’ nei quali ‘si resta impressionati dalle innumerevoli opere di carità e di promozione umana a cui la Chiesa, ovunque nel mondo, con grandi sacrifici ha dato vita con l’unico scopo di dare sollievo a tante sofferenze, e di elevare moralmente e culturalmente i singoli e le società’. ‘La Chiesa ‘ ha proseguito ‘ non nutre aspettative mondane, né pretende privilegi per suoi particolari interessi; ma riconoscere questa storia e poterla continuare in pace, appartiene alla semplice giustizia e, se vogliamo, all’onestà intellettuale della storia’.
La trascendenza fondamento dell’etica. cardinale ha poi ricordato che l’uomo è finito ma anela all’infinito. Per questo, ‘quando il messaggio di Cristo viene accolto, o almeno considerato, l’intera comunità civile si fa più responsabile dell’uomo nella sua interezza’ e ‘lo Stato, che ha come scopo la giustizia, è sollecitato ad avere una visione non parziale dell’uomo-cittadino, è spinto a perseguire un’azione politica coerente con la verità della persona nelle sue esigenze fisiche e religiose’. ‘L’uomo ‘ ha aggiunto ‘ è aperto a Dio, richiede pane e lavoro ma anche cultura e riposo, famiglia stabile e salvaguardata ma anche partecipazione alla vita sociale e politica, reciprocità e doveri insieme a rispetto e diritti nella linea non tanto dei desideri quanto della natura umana’. Inoltre, ‘la comunità politica e la Chiesa, anche se sono autonome nel proprio ambito, sono entrambe, seppure a titolo diverso, al servizio delle stesse persone e del loro bene’. Inoltre, ‘la dignità integrale della persona viene rivelata e garantita in modo eminente dalla fede cristiana’ perché ‘nel Vangelo si esprime forte e chiaro anche il richiamo alla necessaria moralità di ogni azione personale e pubblica’ ed ‘è nella dimensione religiosa che l’uomo può trovare di fatto il fondamento ultimo dei riferimenti etici universali