Maisha – Luce e Vita: Abitare la delusione. Presentazione del libro di don Paolo Malerba

“Abitare la delusione”: il libro di don Paolo Malerba
Giovedì 23 marzo sarà presentato “Abitare la delusione”, il libro di don Paolo Malerba, sacerdote fidei donum in Kenya da settembre 2015, con il quale intende offrire una prospettiva che va incontro alla speranza.
Ciascuno di noi ha provato, almeno una volta nella vita, un’esperienza di delusione, della quale è stato protagonista o destinatario, eppure è possibile considerare la circostanza deludente come un’opportunità, una risorsa.
È la delusione che consente un cambiamento di rotta, una opportunità di crescita, perché rompe l’equilibrio e permette di interrogarsi nel profondo, per riflettere e conseguentemente agire per migliorare se stessi e la porzione di mondo nel quale si vive, senza escludere Dio o accusandolo di dimenticanza nei propri confronti.
Il libro verrà presentato, alle ore 19.30 presso la parrocchia S. Maria di Sovereto, all’interno dell’evento promosso dall’associazione “Maisha Onlus”, nata per sostenere i progetti umanitari e sanitari nel distretto di Marsabit, dove opera don Paolo Malerba.
Un libro è capace di creare ponti, soprattutto se ispirato dall’intenzione di fornire non soluzioni, ma spunti riflessivi dai quali avviare un cammino lungo e paziente, che porti ad immergersi nelle profondità della delusione per comprendere che non si è mai soli e che la fede è un’ancora di salvezza. Non tutti i sogni infranti o le aspettative non realizzate sono perse, c’è sempre possibilità se teniamo viva la speranza. 
Nella serata di giovedì 23 marzo interverranno Luigi Sparapano (direttore di Luce&Vita), Gabriella Squeo (presidente Maisha Onlus) e Filippo Adessi (associazione Help4kids) e ci sarà anche don Paolo Malerba in contatto telefonico.
Questo libro, inoltre, si propone come sostegno al piccolo Felice Guastamacchia, che sta combattendo contro l’epidermolisi bollosa. Il ricavato infatti sarà devoluto all’associazione “Help4Kids”.
I piccoli gesti possono molto.
 
Susanna De Candia (Ufficio Stampa Maisha Onlus”