Marcia Salva Acqua. Manifestazione a Matera

27 maggio 2017

Grande partecipazione all’assemblea salvalacqua e no triv a Matera lo scorso 6 maggio. CON l’ACQUA NON SI SCHERZA!
IL DIRITTO UMANO ALL’ACQUA UNISCE PUGLIESI E LUCANI. Prossimo appuntamento sabato 27 maggio in piazza, a Matera. La capitale della Cultura 2019 non può rinunciare ad un ruolo chiave nell’affermazione di una nuova CULTURA DELL’ACQUA, al riparo dagli “incidenti rilevanti” dell’industria del Petrolio e dalle imminenti privatizzazioni come quella che attende l’Acquedotto pugliese nel 2018.
Pubblichiamo e facciamo nostra la lettera che la Rete appulo lucana ha inviato a Vescovi e Parroci di Puglia e Basilicata:

VESCOVI di Basilicata e Puglia
SACERDOTI di Basilicata e Puglia
ALLA STAMPA
 
LETTERA APERTA
«Gentili Vescovi, gentili Parroci,
la Rete Appulo-Lucana SALVALACQUA riunisce comitati, gruppi e associazioni di cittadini attivi di Puglia e Basilicata che hanno tutti a cuore il diritto all’Acqua potabile e la salvaguardia del Bene Comune per eccellenza: l’ACQUA.
La Rete è nata ad aprile 2014 in seguito alla diffusione di preoccupanti notizie diffuse da alcuni mezzi di informazioni e da diversi comitati lucani rispetto ai rischi connessi alle attivià estrattive in Basilicata. Tali preoccupazioni, supportate da studi scientifici, si sono rivelate fondate negli utlimi tempi. Finanche l’Eni ha ammesso la predita di 400 tonnellate di greggio ed appare evidente che, in assenza di azioni rivolte a fermare la pressione antropica e le estrazioni petrolifere in primis, lo stato ecologico dell’intera Val d’Agri e dell’invaso del Pertusillo sia destinato a peggiorare ed oltrepassare il punto di non ritorno.
Temiamo che quelle 400 tonnellate di greggio sversate (almeno stando a quanto dichiarato da Eni) siano sottostimate. Ci inquietano le parole di esponenti del governo che facendo riferimento ai continui sversamenti di idro­carburi a Viggiano e Grumento, riducono il tutto ad un semplice “inciden­te di percorso”, affermando addirittura che si tratta di “incidenti che possono accadere e che non è escluso che possano accaderne altri in futuro”.
E’ evidente che si sta mettendo a serio rischio il DIRITTO ALL’ACQUA POTABILE di milioni di uomini, donne e bambini di tutto il sud Italia. Tutto ciò, peraltro, rappresenterebbe un danno per l’intera catena alimentare, l’agricoltura, l’allevamento, il turismo e la vita in generale.
Potrebbe facilmente ripetersi ciò che è avvenuto in Texas qualche decennio: la trasformazione definitiva di questo territorio in un deserto inservibile.
Queste affermazioni potrebbero apparire apocalittiche ma dati scientifici e la storia di altri siti non lasciano ben sperare.
A peggiorare ulteriormente lo scenario vi è un aumento delle istanze per la ricerca di idrocarburi al fine di raddoppiare le estrazioni in quelle zone.
Sono tanti i movimenti e le associazioni che cercano di opporsi a questa operazione il cui risultato sarebbe l’ulteriore impoverimento del territorio.
I vescovi di Molise e Abruzzo (Bregantini e Valentinetti) hanno redatto in passato un documento in cui si dicono molto preoccupati per le conseguenze delle estrazioni nell’Adriatico.
Non possono suscitare meno allarme le estrazioni fatte nel territorio (come quello lucano) dove insistono falde acquifere che forniscono acqua potabile a 3 regioni!!
Il clima di disattenzione, così largamente diffuso, rende difficile il coinvolgimento e l’impegno anche su un tema così grave.
Siamo convinti che i temi della pace e della difesa del creato siano a pieno titolo temi spirituali e religiosi come ci insegnano tanti Profeti e Testimoni cristiani, da san Francesco a don Tonino Bello. “Risvegliare” le coscienze e stimolare l’assunzione di responsabilità individuale/collettiva, è necessario in un momento in cui il diritto all’acqua potabile (che coincide con il diritto alla vita) è messo a serio rischio dalle attività petrolifere.
Vi invitiamo, dunque, a promuovere momenti di informazione e presa di coscienza nelle Vs. parrocchie.
La Puglia e in Basilicata sono unite in una straordinaria mobilitazione con una campagna di sensibilizzazione sul tema della salvaguardia del DIRITTO ALL’ACQUA POTABILE.
 
MARCIA SALVALACQUA per una NUOVA CULTURA dell’ACQUA per AFFERMARNE LA PRIORITA’ SUL PETROLIO
SABATO 27 MAGGIO 2017 (ore 9,30) – MATERA
La Rete appulo-lucana SALVA l’ACQUA si rende disponibile a partecipare ai momenti di confronto che vorrete promuovere nelle Vs. comunità.
Sicuri che la tutela dell’ACQUA (e dunque della VITA) incontri la Vostra sensibilità porgiamo
Saluti di Pace.
Perchè un bicchiere d’acqua vale più di mille barili di petrolio»

Rete Appulo-Lucana SALVALACQUA