Luce e Vita - Batti 5(W) /1

Riconoscersi fratelli. Adulti di AC in festa

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FESTA, FRATERNITA’ E AMICIZIA SOCIALE – Amici e gruppi ritrovati, tanta voglia di riprendere quelle relazioni vietate nel lockdown. Tanti gli elementi di convergenza tra le locations associative delle quattro città interconnesse in videoconferenza: atmosfera effervescente, ambienti accoglienti, coinvolgimento motivato, curiosità, voglia di incontrarsi, allegria ritrovata.

L’appuntamento che abbiamo desiderato e atteso sabato 19 giugno l’abbiamo vissuto e gustato.

RICONOSCERSI FRATELLI – Promuovere la cultura dell’incontro – Con questo provocatorio tema sulla fraternità “universale” ci siamo aperti a una festa dalla formula inedita, essenziale e ben riuscita. Ci siamo lasciati prendere per mano dalla preghiera/riflessione, spazio di dolcezza spirituale accompagnata dalla musica e dai canti la cui esecuzione ha avuto un impatto immediato di emozioni sui partecipanti.

Ci siamo stupiti? Sì.

Tanta bellezza nelle parole di riflessione, tanta energia e vitalità nelle performances dei giovani artisti: cantante, musicisti di sassofono, chitarra, batteria che hanno valorizzato tutto col proprio talento di artisti portando dentro la musica una idea innovativa. Le emozioni in grado di elevarci nello spirito hanno soddisfatto quel bisogno di arte e di bellezza ricercato da ognuno nel proprio profondo.

Con questa festa abbiamo provato a riagganciare la fiducia che non si arrende a costruire legami avendo a cuore il sogno di un futuro più bello e più giusto per l’umanità, a riaccendere motivazione a misura del compito a cui siamo chiamati senza smarrire la rotta. Una scelta precisa quella adottata dai Responsabili del Settore Adulti e dall’Equipe diocesana di approfondire lo studio della lettera Enciclica “Fratelli Tutti” circoscrivendo l’attenzione al cap. VI “Dialogo e amicizia sociale” in tre passaggi. Primo passaggio sull’aspetto del dialogo sociale, il secondo sull’incontro fatto cultura e il terzo sull’atto di riconoscere l’altro. L’enciclica è una polifonia ci ha detto la professoressa biblista e docente di esegesi Rosanna Virgili.  L’intera Enciclica è una sollecitazione del Papa rivolta a tutti a concretizzare l’orizzonte della fratellanza e dell’amicizia sociale. La prof.ssa ha ricordato e collegato tra loro le ingiustizie e le sopraffazioni che provocano crisi e male sociale da combattere, sottolineandone le chiusure nell’egoismo personale, nell’egoismo ecclesiale, nazionale e di classe. Il percorso è dunque la conversione del cuore per mettere al centro la fraternità universale, la solidarietà e il dialogo. Ha concluso indicando la Gentilezza come lo stile che rinnova e trasforma le relazioni.

Una fonte di ricco richiamo, una base a procedere insieme in una direzione condivisa per rendere sempre più concreta nelle cose e nelle azioni, nelle fatiche di tutti i giorni, un’ottica diversa, un tono spirituale e fraterno, ricco di gratitudine e fermezza. Un punto di svolta sentendosi pienamente coinvolti per dare voce al cambiamento personale, alla corresponsabilità a perseguire un “progetto di fratellanza” superando disinteresse, trascuratezza.

Un gioco bizzarro ha allentato la seria attenzione dei nostri adulti mettendo in subbuglio le quattro location che si sono colorate di detti, poesie, mimiche dando vita a una ricerca tra le parole incontrate nelle tappe del percorso formativo: ABBASSARSI, SFIORARE, ABBRACCIARE, SOLLEVARE, MANGIARE.

Si è conclusa la festa con un gioioso e frizzante concerto e non è mancato il momento della condivisione del gustoso gelato.

Anna Vacca, Membro d’equipe diocesana adulti