Luce e Vita - Testimoni

Tonia Angione, disponibilità fatta persona

20 gennaio 2022

tonia angione

tonia angioneLa notizia della morte di Tonia mi lascia interdetto. La morte di un’amica, amica di tutti.
L’immagine del sorriso, segno eloquente della disponibile generosità.
L’ho conosciuta in Azione Cattolica, lei segretaria diocesana con la presidenza di Tommaso Amato, io coordinatore cittadino di Ruvo. Sempre disponibile per ogni circostanza. Presente nelle diverse occasioni e impeccabile negli aspetti logistici, grazie alla rete di collaboratori che riusciva a suscitare e tenere insieme.
L’ho conosciuta a scuola, alla “Rosaria Scardigno” di Molfetta. Io novello docente di religione, spaesato in un nuovo mondo professionale, lei – tra le docenti più dinamiche – pronta ad orientarmi e ad inserirmi in gruppi di lavoro e di progetto, catapultato senza sapere bene dove, ma con lei rassicurante con la sua proverbiale disponibilità. Mediatrice tra le colleghe e direttrici, propositrice di attività innovative, pronta alla sperimentazione.
Certo non mancava anche di voler essere sempre informata, di sapere ogni cosa, di voler dire sempre la sua, ma non certo per spirito di pettegolezzo. Solo per la volontà di avere una visione delle cose e volerla affermare con adeguata motivazione. Amata dagli alunni che riusciva a “gestire” dalla sua cattedra sempre attorniata. Capace di responsabilizzarli, anche demandando compiti impropri come quello simpatico di farsi prendere il caffè dal distributore, cosa per cui i bambini facevano a gara. Per non dire delle manifestazioni natalizie o di fine anno, sempre curate e pensate in grande.
Ho continuato a conoscerla io da presidente diocesano di AC, lei da coordinatrice di Molfetta e anche collaboratrice nell’allestimento e nella spedizione di Filodiretto (già dalla presidenza di Tommaso). Per non dire dei campi diocesani e delle allegre serate intorno a un bicchiere, “ciaciando” scherzosamente su ogni cosa.
Poi qualche acciacco, sempre sopportato e superato. E dopo il pensionamento l’impegno ancora più pieno nel volontariato, con le sue amiche di sempre, nel Social Market Solidale e nella mensa della sua parrocchia, San Domenico a Molfetta. Già San Domenico! Dove tante delle sue energie sono state donate fino agli ultimi giorni.
E resta l’immagine di Tonia sulla finestra, sullo slargo della sua parrocchia, da dove scrutava ogni cosa e dava quel senso di serenità al solo vederla.
Quella presenza inconfondibile non ci sarà più, nè su quella finestra nè sui luoghi del suo impegno.
Ma resta la sua testimonianza, la sua fede concreta e operosa, la sua risata, i suoi commenti, la sua indole, il suo esempio di disponibilità fatta persona.

Ciao Tonia, e grazie!

Gino Sparapano